VIRUS «ANTICHI»
LA POLIO
Il vaccino contro il vaiolo è il primo della storia e l’unico ad essere stato, poi, abolito: è riuscito a debellare la malattia, ormai scomparsa dalla faccia della Terra. L’ultimo caso è stato diagnosticato in Somalia, nel 1977 e, in Italia, la vaccinazione è stata abrogata nel 1981. È potuto accadere perché il virus “umano” non trova serbatoi negli animali: eliminato nell’uomo, è finito.
L’avventura del virus del vaiolo, che, fin dall’antichità (è stato trovato nelle mummie egizie) ha circolato nel mondo, assomiglia un po’ a quello della poliomielite: anche questa malattia è stata descritta fin dai tempi più antichi nei bassorilievi egiziani. Il virus provoca paralisi flaccide e molti si ricordano bambini con gli arti deformati o, peggio ancora, nei polmoni di acciaio, perché il male
Il virus della polio era stato identificato fin dal 1908, ma solo negli Anni Cinquanta si sono messi a punto i vaccini: il primo, quello di Jonas Salk nel 1954, e poi quello di Albert Sabin, approvato nel 1962 e somministrabile per bocca, con la famosa zolletta di zucchero. Avere un vaccino, però, non significa farlo accettare dalla popolazione, ieri, come oggi.
Ed è così nel 1956, negli Stati Uniti, è sceso in campo Elvis Presley, il re del rock’n’roll: non solo si è vaccinato davanti alle telecamere, ma si è fatto fotografare con bambini in carrozzina. E anche grazie a lui la polio, in dieci anni, passò da 58 mila casi, negli Usa, a 910.
Oggi il vaccino è diffusissimo grazie anche a campagne, come Polio Plus del Rotary International, e ad azioni promosse da Gavi, l’alleanza per i vaccini, soprattutto nei Paesi