La Maddalena senza punto nascite, parto finito in tragedia
Sardegna, morto il bambino e grave la madre. Da anni si protesta: deve arrivare l’elicottero da Olbia
SASSARI All’ospedale non c’è più da tre anni il punto nascita, smantellato per i «tagli» alla sanità, La Maddalena è un’isola. «Tranquille, interverrà un elicottero», era stato assicurato alle «mamme col pancione». Che protestavano: «Prima o poi finirà in tragedia».
E così è accaduto: un parto difficile, l’arrivo dell’elisoccorso, il trasferimento a Olbia. Troppo tardi, morto il nascituro, grave la madre. «Si può morire nel Duemila per un distacco di placenta?».
È già in corso un’indagine giudiziaria.
Certo è stata una tragedia annunciata, come ha sottolineato Luca Montella, sindaco di La Maddalena. Inutili le battaglie della popolazione, 12mila residenti d’inverno, 50mila ad agosto: una legge impone la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno e La Maddalena ne ha appena un centinaio. «Ma sono previste deroghe per isole e località disagiate», nota Montella. Deroga mai pervenuta. Inutile anche la dimostrazione (con foto diventata virale sui social) di un gruppo di gestanti allarmate che davanti all’ospedale Paolo Merlo avevano mostrato i pancioni con su scritto, contro chi voleva smantellare il presidio: «Assessore (regionale), e se sopra l’elicottero ci fosse sua figlia?».
Dal 2015 l’ospedale è stato progressivamente ridimensionato. Ieri l’altro quando una donna di 26 anni al nono mese di gravidanza si è presentata al Pronto soccorso, il cuore del bimbo batteva flebilmente, da La Maddalena si è chiesto l’intervento dell’elicottero. Che avrebbe dovuto arrivare dalla base di Olbia (trenta chilometri in linea d’aria). Invece è partito da Alghero (120 chilometri). Come mai? «Elicottero un bel niente — sbotta il sindaco Montella — tutti sapevano delle criticità per la chiusura del punto nascita. E della grave situazione del Paolo Merlo; non abbiamo neanche un’ambulanza medicalizzata...». E se anche ci fosse stata, per raggiungere Olbia occorre imbarcarsi su un traghetto e poi percorrere 50 chilometri di strada tortuosa (un’ora d’inverno, due con le code di traffico d’estate). L’elicottero era arrivato a La Maddalena anche 5 mesi fa e aveva preso a bordo una partoriente. In volo era nata una bimba, Carlotta. «Lieto fine — così Stefania Terrazzoni, portavoce delle Mamme col pancione — ma quante volte dovremo affidarci alla fortuna?».