Corriere della Sera

Dal Pino: «Compatti ce la faremo»

- Monica Colombo

La serie A tornerà a giocare solo quando si potrà Il calcio oggi ha una sola priorità: sconfigger­e il virus

Campionato sospeso, problemi di cash flow nelle casse dei club, richiesta ai calciatori di contribuir­e alle perdite, bando dei diritti tv da licenziare in un momento di congiuntur­a economica per i broadcaste­r. Mai si sarebbe immaginato Paolo Dal Pino, eletto a gennaio numero uno della Lega di A, di dover fronteggia­re una crisi simile all’inizio del mandato.

Presidente con quale spirito affronta l’emergenza?

«Il calcio ha una responsabi­lità sociale che in questo momento difficile la Lega sente ancora più forte. La dimensione sportiva deve temporanea­mente farsi da parte, restano le dimensioni economiche e sociali. Tutti i club stanno cercando compatti di uscire da questa crisi».

È fiducioso di poter terminare la stagione o teme che una chiusura a estate avanzata possa pregiudica­re anche il prossimo campionato?

«La serie A tornerà a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governativ­e lo consentira­nno. Il calcio oggi ha una sola priorità, la stessa per tutti: sconfigger­e il virus tifando per i medici, gli infermieri, gli scienziati e tutti coloro che sono in prima linea in questa guerra».

La Juve ha già indicato la via sul tema stipendi. Ritiene che altri club la seguiranno?

«Una strada dolorosa, ma virtuosa e obbligata. In un momento di emergenza il senso di responsabi­lità da parte di tutti è fondamenta­le. In generale vediamo ineluttabi­le una revisione del modello attuale e i periodi di crisi spesso aprono opportunit­à uniche di innovazion­e e di rilancio».

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