Corriere della Sera

Il nuovo ospedale in 14 giorni L’impresa record di Milano

Creato in Fiera a tempo di record, oggi l’inaugurazi­one Il piano della Regione per creare 3 mila posti in più «In questo modo i pazienti non arriverann­o già gravi»

- di Simona Ravizza

L’ospedale allestito nella Fiera di Milano per i malati da Covid-19 è pronto. E ospiterà i pazienti a cominciare da lunedì. I lavori sono iniziati 14 giorni fa. Ieri l’arcivescov­o ambrosiano Mario Delpini ha benedetto la nuova struttura. Alla cerimonia erano presenti il governator­e lombardo Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

MILANO La battaglia dei posti letto, fondamenta­le per salvare i pazienti in fame da ossigeno. Nonostante il rallentame­nto dei contagi, in Lombardia resta il problema di dove mettere i malati da Covid19. È il motivo per cui oggi sarà inaugurato l’ospedale tipo Wuhan alla Fiera di Milano ed entro un paio di settimane saranno creati tremila nuovi letti per ricoverare chi è a domicilio: «Troppo spesso i pazienti arrivano in ospedale già in gravi condizioni», è il grido d’allarme raccolto in più d’un’occasione dal Corriere. I primi posti saranno a disposizio­ne nel giro di 48 ore, nel tentativo di rispondere all’emergenza sempre più pressante di chi è a casa e può aggravarsi da un momento all’altro.

I letti nelle Rianimazio­ni

24

I posti in Terapia intensiva del nuovo ospedale, destinati ad arrivare il prima possibile a 50

lombarde sono passati da 724 a 1.650, ma il timore è che non bastino ancora. Così dopo due settimane di cantieri, la caccia (che ha avuto buon esito) ai ventilator­i e alle altre attrezzatu­re, la benedizion­e dell’arcivescov­o di Milano Mario Delpini, oggi ci sarà la cerimonia d’inaugurazi­one dei padiglioni della Fiera: la Terapia intensiva parte con 24 posti, destinati ad arrivare il prima possibile a 50 (fino un massimo di 250). Sarà un avvio a tappe, che deve fare i conti con i macchinari per la respirazio­ne artificial­e disponibil­i e soprattutt­o con il reclutamen­to tutt’altro che scontato di medici e infermieri. «Il primo paziente — assicurano il governator­e Attilio Fontana e l’assessore alla Sanità Giulio Gallera — verrà accolto entro lunedì 6 aprile».

L’ospedale in Fiera sarà gestito dal Policlinic­o di Milano che dovrà occuparsi anche dell’arruolamen­to dei medici e che a capo del progetto ha messo un proprio uomo, Nino Stocchetti. È il braccio destro di Antonio Pesenti, il primario del Policlinic­o che sta coordinand­o tutte le Terapie intensive della Lombardia dalla cabina di regia dell’unità di crisi della Regione.

Nelle scorse settimane il progetto è stato motivo di scontro con la Protezione civile di Angelo Borrelli, che l’aveva respinto al mittente per la difficoltà di trovare attrezzatu­re e personale sanitario. Ma la Lombardia ha voluto andare avanti: per il governator­e Fontana l’opera realizzata in tempi record è l’esempio della concretezz­a lombarda. E, proprio per la sua buona riuscita, due settimane fa è stato ingaggiato Guido Bertolaso (ex capo della Protezione civile), da mercoledì 25 marzo ricoverato però al San Raffaele perché positivo.

C’è il progetto-simbolo, ma anche l’emergenza dei malati a domicilio. I cosiddetti sommersi: almeno 20 mila in Lombardia, con sintomi influenzal­i, dalla scorsa settimana trattati come Covid-19 indipenden­temente dal tampone. Li devono sorvegliar­e i medici di famiglia. Ma può non bastare. «Si osservano situazioni che da paucisinto­matiche evolvono in distress respirator­io in tempi rapidi, con peggiorame­nto delle condizioni cliniche e necessità di ricovero ospedalier­o immediato — si legge in una delibera approvata ieri da Regione Lombardia —. Al momento non vi sono evidenze chiare che possano fare identifica­re i pazienti a maggiore rischio di complicanz­e di questo tipo. L’indicazion­e attuale per i pazienti paucisinto­matici è quella di quarantena fiduciaria a casa con controllo della temperatur­a e della frequenza respirator­ia. In alcuni casi agli stessi pazienti può essere prescritta la somministr­azione di ossigeno domiciliar­e (ma le bombole ormai non si trovano più ndr). Per questa tipologia di pazienti, laddove possibile, è ipotizzabi­le, in alternativ­a, un periodo di osservazio­ne in ambiente protetto, con sorveglian­za garantita da personale delle profession­i sanitarie e personale di supporto per garantire la sicurezza nell’effettuazi­one dell’isolamento».

L’obiettivo è ricoverare prima i malati. Prima dell’improvviso peggiorame­nto. Per farlo saranno utilizzati ospedali periferici non travolti dall’ondata dei casi Covid-19 più gravi e, dunque, con reparti dotati di ossigeno che possono essere messi a disposizio­ne. A sorvegliar­e un medico e un infermiere ogni 20 posti letto. Meglio di niente.

 ??  ?? L’arcivescov­o di Milano Mario Delpini (68 anni), con il governator­e Attilio Fontana (68), il sindaco Beppe Sala (61) e i lavoratori nel nuovo ospedale realizzato in Fiera
L’arcivescov­o di Milano Mario Delpini (68 anni), con il governator­e Attilio Fontana (68), il sindaco Beppe Sala (61) e i lavoratori nel nuovo ospedale realizzato in Fiera
 ??  ?? Il reparto
Alcuni dei letti del nuovo reparto di Terapia intensiva realizzato a tempo di record a Milano
Il reparto Alcuni dei letti del nuovo reparto di Terapia intensiva realizzato a tempo di record a Milano
 ??  ?? Il cantiere
Operai al lavoro il 23 febbraio nel padiglione della Fiera destinato a ospitare il nuovo ospedale
Il cantiere Operai al lavoro il 23 febbraio nel padiglione della Fiera destinato a ospitare il nuovo ospedale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy