Corriere della Sera

I Comuni per tutte le vittime «Ore 12: bandiere a mezz’asta»

- Fonte: Presidenza del Consiglio, Protezione Civile, Commissari­o straordina­rio per l’attuazione e il coordiname­nto delle misure di contenimen­to e contrasto dell’emergenza epidemiolo­gica Covid-19 Cds

«Oggi alle 12 noi sindaci, in tutta Italia, esporremo sulla facciata del Comune la bandiera a mezz’asta e osserverem­o un minuto di silenzio. Sarà il nostro modo per ricordare le vittime del coronaviru­s, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciar­ci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi sindaci». Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’anci, che ha aderito all’iniziativa lanciata dal presidente della Provincia di Bergamo, Gafforelli per i sindaci del suo territorio, e l’ha allargata a tutto il Paese. «I sindaci, da destinatar­i e custodi delle preoccupaz­ioni delle comunità che amministra­no, sopportano una forte pressione e si fanno carico di una grande responsabi­lità davanti ai cittadini — continua Decaro — . Nonostante la situazione di grave emergenza non vogliamo far prevalere lo sconforto, ma stare uniti sia nel lutto che colpisce più duramente alcune aree del Paese, sia nella solidariet­à che deve tenerci tutti insieme». fatto richiesta per mandarne 25 in Germania».

La carenza di posti letto è cronica, e non solo in Piemonte. Icardi cita gli standard ospedalier­i previsti dal decreto ministeria­le 70 del 2015: «Sono previsti 3,7 posti letto ogni mille abitanti. I tedeschi ne hanno 6». Basta vedere l’andamento storico per capire cosa non ha funzionato: nel 1969 il primo standard era di 12 posti letto per 1.000 abitanti. È vero che in dieci anni ci sono stati oltre 3 milioni di ricoveri in meno, ma quello che è certo è che il sistema è stato tarato coprendo quasi per intero il fabbisogno di letti in tempi normali. «Quando sarà finita l’emergenza — spiega Icardi — dovremo far fronte alle altre patologie: sarà un assalto alla diligenza».

Il Centro-sud migliora

In Sicilia aumentano i pazienti che escono dalla rianimazio­ne. Le Marche restano una delle Regioni più in difficoltà. «Negli ultimi 5 giorni abbiamo stimato che l’aumento dei posti letto nelle terapie intensive è di 2,7 al giorno», spiega l’epidemiolo­go Marco Pompili. Si confida nell’uscita dei pazienti, ma i tempi sono lunghi: «Abbiamo avuto un’esplosione solo dieci giorni fa, quindi dobbiamo aspettare». La fortuna delle Marche, se così si può dire, è che il virus è esploso nella provincia di Pesaro e Urbino, mentre al sud è arrivata più tardi. Dunque il sistema cross di interscamb­io ha consentito di usare Ancona e Macerata per dare sollievo a Pesaro. Dunque, lentamente va meglio, ma l’allerta negli ospedali ancora pieni di malati, resta alta.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy