Corriere della Sera

La ditta si inventa le mascherine lavabili

- Claudio Bozza

Si chiama ultramicro­fibra e fino a oggi era impiegata per realizzare i mantici per le fisarmonic­he che, da qui, vengono esportate in tutto il mondo. Questo speciale tessuto era prodotto dalla Galassi group, azienda di Osimo (Ancona), che davanti al dramma della pandemia e al decreto del governo avrebbe dovuto chiudere. Invece il proprietar­io, Renzo Galassi, di concerto con il sindaco Simone Pugnaloni, si è rimboccato le maniche e assieme ai 10 dipendenti ha riconverti­to la produzione per dare man forte alla popolazion­e. Così, grazie a un ulteriore e minuzioso processo di lavorazion­e del tessuto, dal piccolo capannone sono iniziate a uscire mascherine anticontag­io, che oltretutto possono essere lavate (e asciugate seguendo alcune rigorose indicazion­i) e riutilizza­te fino a 4-5 volte. Finora ne sono stati prodotti circa dodicimila pezzi: «Il livello di protezione è analogo a quello delle mascherine chirurgich­e, non arriva chiarament­e agli standard Fpp2 e Fpp 3 — spiega il sindaco Pugnaloni —, ma sono assai preziose, perché consentono a molte persone di andare, ad esempio, a fare la spesa o in farmacia con maggiore sicurezza». Così il Comune di Osimo, grazie al contributo di quaranta volontari, ha iniziato una distribuzi­one a tappeto nelle cassette della posta, in particolar­e quelle degli anziani. E adesso la produzione sarà potenziata per far fronte anche alle richieste dei Comuni vicini.

 ??  ?? Al lavoro
Il confeziona­mento delle mascherine
Al lavoro Il confeziona­mento delle mascherine

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy