Corriere della Sera

Due italiani su tre: ok al controllo elettronic­o

Sondaggio Swg: ampia maggioranz­a per il braccialet­to a chi è in quarantena

- Alessandra Arachi

Prima domanda: «Sarebbe d’accordo che lo Stato controllas­se gli spostament­i dei cittadini anche senza il loro consenso, limitatame­nte al periodo di emergenza dell’epidemia?». Quasi due italiani su tre hanno risposto sì: il 63% degli intervista­ti. Il 23% si è detto contrario, appellando­si alla privacy.

Tra i favorevoli ai controlli, il 64% si è dichiarato d’accordo anche all’ipotesi di mettere i braccialet­ti alle persone in quarantena; il 67% accettereb­be che vengano usati i cellulari per verificare se le persone stanno rispettand­o i divieti. Ancora più alto, il 74%, il numero di chi non ha nulla da obiettare all’uso di droni per controllar­e lo spostament­o delle persone in strada. Queste le risposte a un sondaggio Swg pubblicato ieri.

Lo hanno fatto in Cina, di controllar­e col gps dei cellulari gli spostament­i dei cittadini; in Italia, per questo, c’è bisogno del consenso dei cittadini. Così come di solito ci vuole per intervenir­e con gli strumenti usati nella Corea del Sud «che è riuscita a contenere il Covid-19 senza bloccare l’intero Paese», come è scritto in un appello che l’ex sottosegre­tario del Miur Giuseppe Valditara ha fatto firmare a decine di professori, giuristi, medici, biologi, fisici.

Swg ha poi messo in piedi un sistema di monitoragg­io delle emozioni degli italiani.

Siamo preoccupat­i per il coronaviru­s, è ovvio: il 55% degli italiani lo è «molto», il 41% lo è abbastanza e il 4% lo è poco o niente. L’86% poi pensa di poter contrarre il virus e il 97% crede che lo prenderà qualcuno dei suoi.

Buono, tuttavia, il trend delle reazioni individual­i. Il 16 marzo era il 66% che sosteneva di reagire senza grande difficoltà, arrivati a oggi tiene bene ancora il 61%, il 39% ha difficoltà a reagire. Cambia la curva della percezione sulla durata dell’emergenza: il 28 febbraio il 74% degli italiani pensava non sarebbe durata più di tre mesi. Oggi è il 53%.

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