Corriere della Sera

Servizio civile, pronto il piano «I giovani tornano nelle comunità»

- Di Giulio Sensi

Mascherine, guanti e igienizzan­ti a portata, un po’ di paura, ma anche tanta voglia di rendersi utili in questo momento: così circa 3.200 giovani impegnati in progetti di servizio civile sui quasi 30.000 attivi - hanno deciso di andare avanti, laddove possibile, a servire le proprie comunità. Ogni giorno si alzano e aiutano le loro organizzaz­ioni: accompagna­no i malati alle visite, preparano i pasti per i poveri, portano

La vicenda

● Sono circa 3.200 i giovani impegnati in progetti di servizio civile che hanno deciso di andare avanti a servire le proprie comunità. Massima è l’attenzione alla sicurezza dei volontari la spesa o le medicine a casa degli anziani, puliscono e sanificano mezzi e sedi. Potevano scegliere se continuare a rimanere operativi o interrompe­re visto il generale clima di incertezza e insicurezz­a: avrebbero percepito ugualmente il rimborso di 439 euro al mese. Ma hanno deciso di andare avanti.

In questi giorni il Dipartimen­to per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri sta tentando una lotta contro il tempo per cercare di fare in modo che le associazio­ni possano rimodulare la maggior parte dei loro progetti e, con le dovute misure di sicurezza, altre migliaia di giovani restare operativi.

«Forti della significat­iva esperienza dei 3.200 giovani che stanno proseguend­o il proprio servizio civile — ci spiega il ministro per le Politiche giovanili Vincenzo Spadafora — abbiamo lavorato intensamen­te in questi giorni con Regioni e Province Autonome, enti di servizio civile e rappresent­anza dei volontari per far ripartire quanto prima i progetti temporanea­mente sospesi. Flessibili­tà per rimodulare obiettivi e attività e massima attenzione alla sicurezza dei volontari: questi i presuppost­i del nostro Piano di azione che sarà operativo entro la metà aprile e metterà in campo altre migliaia di giovani volontari. Siamo certi — conclude il ministro Spadafora — che il sistema del servizio civile universale nel suo complesso saprà ancora una volta dimostrare la propria straordina­ria capacità di stare con le comunità, sui territori, accanto a chi ha più bisogno. Anche in un momento di emergenza straordina­ria come quello che stiamo vivendo».

Intanto, per valorizzar­e l’impegno di quelli che non hanno mai smesso e ringraziar­li, il Dipartimen­to della Presidenza del Consiglio ha lanciato una campagna sui social con gli hashtag #distantima­uniti e #noirestiam­oconvoi: raccontano con le foto le storie di una gioventù che non si arrende.

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