Le ore di Francesco al centro d’ascolto: cresce la richiesta
Ogni mattina Francesco Viara si arma di guanti e mascherine per raggiungere il Centro d’ascolto ed iniziare la giornata. Ha 23 anni ed è volontario in servizio civile alla Caritas di Mondovì, in provincia di Cuneo. «L’impatto di questa emergenza -racconta Francesco - si vede già: l’afflusso di persone che vengono a chiedere aiuto è aumentato». I servizi della Caritas sono stati modificati per rispondere all’emergenza e si sono estesi al web, ma non sono diminuiti. «Quando le persone – racconta ancora Francesco - entrano in ufficio si igienizzano le mani, con gli spazi riorganizzati per mantenere le distanze. Nelle prime ore rispondo al telefono o incontro chi viene a chiedere una mano, poi passiamo al servizio mensa, controllando e integrando le borse preparate una volta a settimana. Dalle 12 alle 12.30 le consegniamo: ci vuole più tempo per rispettare i dispositivi di sicurezza». L’iniziale titubanza di Francesco sul proseguire nel servizio è svanita subito: «Siamo in sei in casa ed ero un po’ preoccupato ad andare avanti per non compromettere la salute dei miei familiari, ma poi ho deciso di continuare. Fare servizio civile significa anche dare una mano nel momento del bisogno. E noi giovani dobbiamo dare il nostro contributo anche per non esporre a rischi i volontari anziani della Caritas che sono più vulnerabili». (Gi.se.)