Sulle ambulanze e con le auto mediche I viaggi di Yari
Yari Obando viene dal Nicaragua e vive in Italia da 11 mesi. A gennaio ha iniziato il servizio civile in Anpas con la Croce d’oro di Sciarborasca nel comune di Cogoleto, città metropolitana di Genova e ha fatto il corso per operatori del 118. «Ho deciso subito di rimanere in servizio dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus, perché mi piace prendere a cuore le cose e adesso è il momento di averle a cuore. Ho paura, ma aiutare gli altri mi toglie l’ansia. Rimanere a casa sarebbe stato sicuramente più difficile». Yari fa un po’ di tutto: accompagna i dializzati nelle auto mediche e le persone a fare le visite, consegna la spesa e i medicinali agli anziani per non farli uscire di casa, purifica e igienizza le ambulanze e gli altri mezzi dopo l’uso «perché — racconta — dobbiamo mantenere sempre pulito». Prosgeue: «Prendo tutte le precauzioni necessarie per non mettere a rischio la mia salute e quella di mio marito e mia figlia. Prima di rientrare in casa mi lavo e mi cambio in giardino, sono operazioni lunghe e noiose. Ma poi penso ai medici e agli infermieri che sono massacrati da questa emergenza. Penso che mancano tante cose, ma da straniera mi ha riempito il cuore vedere l’unione e la forza che c’è in Italia e in particolare fra i volontari dell’anpas. Mi piacerebbe che quando finirà tutto questo continuassimo a darci una mano fra tutti, aiutando anche i commercianti e chi opera nel turismo». (Gi.se.)