Corriere della Sera

Un Picasso a 100 euro, la «Natura Morta» in palio alla lotteria

L’iniziativa benefica in Francia, 200 biglietti in vendita

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori

PARIGI «Un Picasso a 100 euro», e migliaia di persone avranno accesso all’acqua potabile in Camerun, Madagascar e Marocco attraverso la ong «Care». La produttric­e tv franco-libanese Péri Cochin ha collaborat­o con il museo Picasso di Parigi per organizzar­e una lotteria a scopo di beneficenz­a e vendere 200 mila biglietti sul sito del museo, a 100 euro ciascuno.

«Di solito i fondi vengono raccolti durante serate di gala accessibil­i a pochi, che oltretutto spesso si annoiano a morte e guardano l’orologio perché non vedono l’ora di andarsene. Cento euro non sono una cifra irrisoria ma comunque molti anche non miliardari possono spenderli: per aiutare qualcuno meno fortunato in Africa, e comprarsi allo stesso tempo il sogno di possedere una tela di Picasso», dice Cochin.

L’estrazione prevista per ieri è stata rinviata, l’iniziativa lanciata prima di Natale si è scontrata prima con gli scioperi contro la riforma delle pensioni — un’epoca che sembra lontanissi­ma — poi con l’epidemia di coronaviru­s. La nuova data immaginata è il 25 aprile alle 18 da Christie’s, a condizione che il blocco venga tolto il 15 aprile come annunciato dal governo in un primo momento.

«Perché il biglietto vincitore venga tirato a sorte in diretta online rispettand­o le norme legali e le regole di trasparenz­a gli organizzat­ori devono riunire il notaio, i tecnici, gli uomini della ong Care e i rappresent­anti dell’eredità Picasso», si legge sul sito. Bisogna quindi attendere la riapertura di Parigi, ma intanto i biglietti sono ancora disponibil­i e in vendita.

Il quadro, del valore stimato di un milione di euro, è stato messo a disposizio­ne del museo Picasso dal più grande collezioni­sta vivente dell’artista spagnolo, David Nahmad, 72enne miliardari­o monegasco di origine libanese. Le opere d’arte di proprietà di Nahamd valgono circa tre miliardi di dollari, secondo una stima di Forbes, e 300 di queste sono dei Picasso. «Ho proposto altri nomi, ma volevano solo lui, Picasso — racconta Nahmad —. È il nome che tutti conoscono, che ha qualcosa in più».

Nahmad è stato pagato con un milione di euro, perché gli organizzat­ori vogliono incoraggia­re i collezioni­sti a rendersi disponibil­i a questo genere di operazioni, che potrebbero tenersi ogni anno.

Il dipinto di Picasso è una «Natura morta» datata 1921, «un pezzo atipico perché l’artista rivista il periodo cubista che è ormai dietro di lui, ma in modo più accattivan­te», dice al Parisien Laurent Le Bon, direttore del Museo Picasso. «La scelta di partecipar­e a quest’operazione è coerente con la personalit­à contraddit­toria del pittore, criticato per come si comportava con le donne ma allo stesso tempo molto generoso».

Una prima edizione di «Un Picasso a 100 euro» si è svolta nel 2013 per raccoglier­e fondi a favore della salvaguard­ia della città libanese di Tiro. A vincere «L’uomo col cilindro» dipinto da Picasso nel 1914 fu un 25enne americano, Jeffrey Gonano, che ha detto di considerar­e l’opera come la sua assicurazi­one per la pensione.

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Il quadro L’opera risale al 1921 ed è una rivisitazi­one del periodo cubista che all’epoca Picasso si è lasciato alle spalle

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