Un Picasso a 100 euro, la «Natura Morta» in palio alla lotteria
L’iniziativa benefica in Francia, 200 biglietti in vendita
PARIGI «Un Picasso a 100 euro», e migliaia di persone avranno accesso all’acqua potabile in Camerun, Madagascar e Marocco attraverso la ong «Care». La produttrice tv franco-libanese Péri Cochin ha collaborato con il museo Picasso di Parigi per organizzare una lotteria a scopo di beneficenza e vendere 200 mila biglietti sul sito del museo, a 100 euro ciascuno.
«Di solito i fondi vengono raccolti durante serate di gala accessibili a pochi, che oltretutto spesso si annoiano a morte e guardano l’orologio perché non vedono l’ora di andarsene. Cento euro non sono una cifra irrisoria ma comunque molti anche non miliardari possono spenderli: per aiutare qualcuno meno fortunato in Africa, e comprarsi allo stesso tempo il sogno di possedere una tela di Picasso», dice Cochin.
L’estrazione prevista per ieri è stata rinviata, l’iniziativa lanciata prima di Natale si è scontrata prima con gli scioperi contro la riforma delle pensioni — un’epoca che sembra lontanissima — poi con l’epidemia di coronavirus. La nuova data immaginata è il 25 aprile alle 18 da Christie’s, a condizione che il blocco venga tolto il 15 aprile come annunciato dal governo in un primo momento.
«Perché il biglietto vincitore venga tirato a sorte in diretta online rispettando le norme legali e le regole di trasparenza gli organizzatori devono riunire il notaio, i tecnici, gli uomini della ong Care e i rappresentanti dell’eredità Picasso», si legge sul sito. Bisogna quindi attendere la riapertura di Parigi, ma intanto i biglietti sono ancora disponibili e in vendita.
Il quadro, del valore stimato di un milione di euro, è stato messo a disposizione del museo Picasso dal più grande collezionista vivente dell’artista spagnolo, David Nahmad, 72enne miliardario monegasco di origine libanese. Le opere d’arte di proprietà di Nahamd valgono circa tre miliardi di dollari, secondo una stima di Forbes, e 300 di queste sono dei Picasso. «Ho proposto altri nomi, ma volevano solo lui, Picasso — racconta Nahmad —. È il nome che tutti conoscono, che ha qualcosa in più».
Nahmad è stato pagato con un milione di euro, perché gli organizzatori vogliono incoraggiare i collezionisti a rendersi disponibili a questo genere di operazioni, che potrebbero tenersi ogni anno.
Il dipinto di Picasso è una «Natura morta» datata 1921, «un pezzo atipico perché l’artista rivista il periodo cubista che è ormai dietro di lui, ma in modo più accattivante», dice al Parisien Laurent Le Bon, direttore del Museo Picasso. «La scelta di partecipare a quest’operazione è coerente con la personalità contraddittoria del pittore, criticato per come si comportava con le donne ma allo stesso tempo molto generoso».
Una prima edizione di «Un Picasso a 100 euro» si è svolta nel 2013 per raccogliere fondi a favore della salvaguardia della città libanese di Tiro. A vincere «L’uomo col cilindro» dipinto da Picasso nel 1914 fu un 25enne americano, Jeffrey Gonano, che ha detto di considerare l’opera come la sua assicurazione per la pensione.