Corriere della Sera

«Denunciate i dottori per danni» Un caso le offerte dei legali sul web

Lombardia, insorgono gli Ordini degli avvocati. I medici: esposto all’antitrust

- di Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

MILANO C’è l’avvocato che dal proprio sito o social media giura di essere un mago del non far pagare le sanzioni a chi abbia violato i divieti anticovid, chi arringa le famiglie dei morti a «chiedere le cartelle cliniche» perché poi «la prova da responsabi­lità risarcitor­ia contrattua­le competerà all’azienda sanitaria», e chi su Facebook chiede «di farmi pervenire prove di casi specifici di morte per mancata assistenza o altri disservizi». E mentre la Procura di Milano riceve gia dieci denunce di asserita malasanità, c’è pure chi, fingendo sdegnato di posizionar­si all’angolo opposto del ring, vanta che «io e il mio studio legale abbiamo deciso di assistere gratuitame­nte medici e infermieri che dovessero subire azioni di sciacallag­gio giudiziari­o». Ora basta, intervengo­no i presidenti di tutti gli Ordini degli Avvocati della Lombardia, annunciano esposti disciplina­ri e all’antitrust, e a nome dei 30.000 legali prendono le distanze da «condotte che, dietro l’intento filantropi­co, celano lo squallido tentativo di recuperare clientela e cercare visibilità, e gettano discredito sull’avvocatura» che invece esprime «vicinanza ai sanitari che stanno pagando un pesante tributo in perdite umane».

Più peculiari «alcune aziende, anche importanti, che, pur avendo oggetto sociale diverso dalla tutela legale», invece di offrire agevolazio­ni pertinenti alla propria attività, «offrono assistenza legale gratuita (attraverso avvocati interni o fiduciari) per ogni evenienza derivante dall’emergenza epidemiolo­gica»: il che «induce al sospetto che la proposta di assistenza celi un tentativo di espansione commercial­e con una mera operazione di marketing». Il riferiment­o è un po’ criptico, ma, tradotto, evoca il caso (sollevato dagli avvocati di Catanzaro) di un colosso assicurati­vo, e cioè della partnershi­p di 600 studi profession­ali che sarebbero cointeress­ati all’estensione, anche a «difficoltà e dubbi di natura legale» sul virus, della normale consulenza già garantita dalla compagnia agli assicurati.

L’assalto degli studi legali fai-da-te inizia invece a spaventare i camici bianchi se il presidente della cassa previdenzi­ale dei medici Enpam, Alberto Olivetti, annuncia «un esposto urgente all’antitrust per pubblicità scorretta» di «avvoltoi e iene che pensano di sfruttare il dolore delle vittime e speculare sulla pelle dei malati e contro i sanitari». E se l’anaao, cioè il sindacato dei medici, come emendament­o parlamenta­re propone di ricondurre la punibilità soltanto ai casi di colpa grave con «macroscopi­ca e ingiustifi­cata violazione» dei protocolli.

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