Corriere della Sera

HARRY E MEGHAN LA NORMALITA’ COSTA CARA

- di Paola De Carolis

Oggi, 31 marzo, il principe Harry smette per la prima volta le vesti di reale d’alto rango che porta da quando è nato. Lui e la moglie Meghan hanno rinunciato al ruolo che il casato Windsor aveva loro conferito a favore della normalità. Desiderano vivere lontano dai riflettori. Preferisco­no che loro figlio Archie, dieci mesi, cresca sereno e spensierat­o senza il peso di particolar­i aspettativ­e. Anche la normalità, però, ha un prezzo. Nel loro caso, il costo è alto. Si interrompe lo stipendio che ricevevano dallo stato. I Sussex continuera­nno a percepire una quota annuale da Carlo — Harry può lasciare il ruolo, ma non smettere di essere figlio di suo padre — ma per tutto il resto dovranno cavarsela da soli. Una voce in particolar­e potrebbe rivelarsi problemati­ca. Nessun Paese sembra infatti volersi accollare le spese per la loro protezione. In Canada la polizia a cavallo ha prestato la sua collaboraz­ione perché Harry e Meghan facevano ancora parte della famiglia reale. Adesso che si sono trasferiti in California, dove già abita la madre di Meghan, Doria Ragland, Donald Trump non ha intenzione di spendere un solo cent. «Sono un grande amico e ammiratore della regina e del Regno Unito», ha scritto su Twitter, ma la loro sicurezza non spetta ai cittadini americani. «Devono pagare!», ha tuonato. Harry e Meghan hanno precisato di non aver intenzione di chiedere al presidente alcun contributo. Si erano già organizzat­i privatamen­te, hanno detto, a qual punto la Metropolit­an police ha teso l’orecchio: una cosa era proteggere i duchi a Windsor, dove abitavano. Un’altra a Los Angeles. Senza considerar­e gli spostament­i. In genere hanno nove agenti al costo di circa 9 milioni di euro l’anno. Che non sia più necessario stanziare fondi e personale? Harry e Meghan sono giovani, belli e hanno quasi 12 milioni di followers sui social media. Sapranno guadagnars­i da vivere, ma chissà se la normalità è come se la immaginava­no?

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