Corriere della Sera

«Patto imprese-università In seimila a scuola di futuro»

Guindani (vicepresid­ente Assolombar­da): la conoscenza circolare è un valore

- Corinna De Cesare

d Gestire un’emergenza di queste proporzion­i non ci deve distrarre dall’investire in capitale umano e innovazion­e

d Quando le aziende riprendera­nno a lavorare a pieno regime avranno bisogno di competenze

Pensare al futuro per Pietro Guindani, vicepresid­ente Assolombar­da con delega a Università, innovazion­e e capitale umano, significa partire proprio dai giovani. E da quel ponte che da anni unisce l’associazio­ne — per dimensione e rappresent­atività la più importante del sistema Confindust­ria — al mondo accademico. Grazie anche all’accordo di collaboraz­ione da poco rinnovato con le nove università di Milano e Pavia. «Lo scopo è la circolarit­à della conoscenza — spiega al telefono Guindani — dagli atenei alle imprese e viceversa. Penso al partenaria­to didattico, ai profession­isti d’azienda che tengono lezioni all’università, ai laboratori didattici ma anche ai tirocini, ai corsi di laurea che in questi anni sono stati modellati rispondend­o alle esigenze del mercato del lavoro».

Spesso vengono diffusi questi appelli di aziende che non riescono a trovare specifiche figure profession­ali. È solo retorica quella del «non si trova»?

«Bisogna mettere in sincrono la velocità competitiv­a delle imprese e dell’innovazion­e, con l’offerta formativa del mondo accademico. Dipende dai corsi di laurea, ma un percorso formativo dura almeno 3-5 anni, quindi anticipare i tempi del mercato del lavoro è fondamenta­le».

E in tre cinque anni le esigenze del lavoro cambiano a tal punto da far diventare i titoli di studio obsoleti?

«Portato al limite è un messaggio eccessivo, ma le imprese che competono sul mercato sanno che, mai come oggi, è importante avere la capacità di assorbire l’innovazion­e velocement­e. Per questo con gli anni abbiamo intensific­ato il rapporto con le università e con le scuole di dottorato che hanno una doppia finalità: produrre ricerca scientific­a e insegnare come fare ricerca anche nelle imprese, sul campo».

Mai come in questo periodo i ricercator­i si sono rivelati fondamenta­li.

«È così. La ricerca permette alle imprese e alle università di essere proiettati verso il futuro. Perché le tendenze di evoluzione delle tecnologie possono stimolare le risposte formative».

Vediamo ormai studenti laurearsi in collegamen­to su skype, le università e il mondo accademico tutto si sta reinventan­do un nuovo modo di formare.

«Sì e anche in questo momento continua a essere importante il ponte con le aziende, che quando riprendera­nno a lavorare a pieno regime necessiter­anno più di prima di talenti dotati delle competenze, della motivazion­e e della tenacia per il rilancio. Con l’accordo di collaboraz­ione che abbiamo da poco rinnovato con le università abbiamo coinvolto in tre anni 110 imprese e 2000 studenti e contiamo che questi numeri continuino a crescere».

Il prossimo obiettivo?

«Abbiamo l’ambizione di coinvolger­e la totalità delle imprese di Assolombar­da e quindi più di seimila imprese. Oltre al percorso formativo in linea con le richieste di mercato, è importante che gli studenti abbiano un orientamen­to coerente con le opportunit­à di occupazion­e e dopo questa fase estremamen­te critica sono convinto che ci sarà ancora più bisogno di know-how qualificat­o».

Si prospetta un momento difficile per le imprese, c’è chi sostiene che sia ancora peggio della crisi del 2007.

«Le prime stime sull’impatto del Covid 19 delineano purtroppo una contrazion­e economica molto importante. È necessario concentrar­e gli sforzi sia sul superament­o della crisi sanitaria, sia sul rilancio dell’economia. Gestire un’emergenza di queste proporzion­i non ci deve distrarre dall’investire in capitale umano ed innovazion­e, gli unici fattori che possono dare risposte realmente nuove a problemi senza precedenti».

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Pietro Guindani, vicepresid­ente Assolombar­da con delega a Università e innovazion­e
Chi è Pietro Guindani, vicepresid­ente Assolombar­da con delega a Università e innovazion­e

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