Addio a Franco Crepax, discografico che lanciò Gaber e Jannacci
Èmorto dopo lunga malattia, Franco Crepax, uno dei massimi padri fondatori della discografia italiana. Era fratello del disegnatore Guido Crepax e padre di Valentina, che ispirò l’eroina del celebre fumetto. Era nato a Milano nel 1928. Franco Crepax fu per decenni uno stretto collaboratore dalla famiglia Sugar prima come direttore artistico e poi come amministratore delegato. Grande il cordoglio espresso da Piero, Caterina e Filippo Sugar. Caterina così lo ricorda: «Era un uomo intelligente simpatico e generoso. Ti faceva sempre sentire a tuo agio. Era brillante e comunicativo, sempre attento alle novità e alla canzone d’autore. Il fondatore Ladislao Sugar e il figlio Piero lo vollero in azienda a tutti i costi e fu una decisione che arricchì la Cgd Sugar». La sua carriera era iniziata nel 1952 alla Vcm (gruppo trasformato in Emi nel 1967), dove gestiva la divisione pubblicità e grafica; nel 1953 è chiamato alle edizioni G. Ricordi & C., dove — insieme a Nanni Ricordi — nel 1958 contribuì a inaugurare l’attività di produzione della Dischi Ricordi, aprendo la strada, in qualità di direttore generale, a numerosi cantautori della prima ora, tra cui Paoli, Gaber, Bindi, Jannacci, Endrigo, Tenco ed altri, nonché interpreti come Ornella Vanoni. Nel 1961, nel ruolo di direttore generale, passò alla Cgd, di cui diventa nel 1978 amministratore delegato e dove contribuisce al lancio di personaggi come Gigliola Cinquetti, Caterina Caselli, Marcella Bella, i Pooh e numerosi altri. Nel 1986 traslocò alla Panarecord con la carica di ad, dedicandosi alla produzione, e negli anni 90 svolse attività di consulente nell’ambito dell’afi (Associazione Fonografici Italiani). Accanto all’attività di produttore ha condotto anche quella di scrittore e saggista (fra gli altri Il corpo umano edito da Bompiani nel 1968 e Correndo con il dentista, 2008), curando inoltre varie pubblicazioni. Fu lo scopritore di Ricky Gianco e l’artefice di fortunatissimi brani come Lisa dagli occhi blu, unico gran successo di Mario Tessuto.