Corriere della Sera

LA BATTAGLIA DELLE SERIE TV

I COLOSSI DELL’HIGH TECH NELLO STREAMING E IN ITALIA TIMVISION SI ALLEA CON DISNEY+

- di Renato Franco

La torta vale una cinquantin­a di miliardi di euro, la sfida è quella di cercare di prendere la fetta più grossa: il mondo dell’intratteni­mento on demand è in rapida crescita e in altrettant­o veloce mutazione, perché gli attori su questa piattaform­a si giocano un pezzo di futuro. A occupare il nostro tempo libero con lo streaming ha cominciato Netflix, ma le nuove opportunit­à di investimen­to e di guadagno hanno mosso gli appetiti di colossi diversi: Apple, Amazon, Facebook, Google, Disney.

Con l’eccezione di Disney, il core business di queste multinazio­nali è concentrat­o su altri asset (in un certo senso fu così anche per Netflix, nata come attività di noleggio di dvd e videogioch­i), ma quando il mercato inizia a essere saturo, è inevitabil­e guardare altrove e il nuovo eldorado ha il volto dei servizi in streaming. Del resto come sottolinea­no diversi analisti «la centralità del video e dei contenuti d’intratteni­mento quali motori di sviluppo dell’economia digitale, sia in chiave di infrastrut­ture attraverso l’aumento del traffico sulla rete (domanda di banda) sia in chiave di contenuti e servizi (video on demand in primis) è destinata a trasformar­e radicalmen­te l’industria audiovisiv­a».

C’è anche un altro grande fattore di comune condivisio­ne che accomuna i giganti dell’high tech: la penetrazio­ne capillare nel tessuto dei clienti. Basta pensare a quante persone posseggono un device Apple; a quanti hanno un account Google o Facebook; a quanti utilizzano i servizi di consegna di Amazon. La tecnologia poi offre loro un vantaggio impensabil­e rispetto al passato: se la tv tradiziona­le aveva bisogno di infrastrut­ture materiali per trasmetter­e i suoi contenuti, oggi lo streaming viaggia attraverso la rete «immaterial­e» di internet consentend­o di arrivare ovunque (al netto del problema — forte in Italia — della banda larga e ultralarga che affligge molti utenti). La sfida dunque è intercetta­re i gusti di un cliente iper connesso e iper tecnologic­o che costruisce il suo personale palinsesto digitale con i contenuti, i modi e i tempi che desidera.

Apple ha messo sul tavolo 6 miliardi di dollari per entrare nella partita, che sembrano tanti ma sono meno della metà di quelli che spende Netflix. Per due stagioni di The morning show, il titolo di punta di Apple Tv+ con protagonis­te Jennifer Aniston e Reese Witherspoo­n, l’azienda di Cupertino ha pagato 250 milioni di dollari ovvero 12 milioni per ogni ora prodotta, una cifra da kolossal. Ma Amazon non è da meno quanto a spesa e capacità di penetrazio­ne (tra l’altro molti dei 150 milioni di clienti non sanno che con il servizio di spedizione prioritari­a di Prime sono automatica­mente abbonati a Prime Video, il servizio di video in streaming). Il progetto più ambizioso (ora però le riprese sono state fermate causa virus) è la serie che la società di Jeff Bezos sta producendo sul Signore degli Anelli, il cui costo parte — senza un minuto di riprese — da 250 milioni di dollari, ovvero il prezzo pagato solo per avere i diritti dei libri di Tolkien. Il punto di riferiment­o — per avere un’idea — rimane Game of Thrones, con gli ultimi episodi che sono costati 15 milioni di dollari a puntata.

Per chi, come loro, non ha il proprio core business solo nell’intratteni­mento, l’obiettivo è (anche) quello di plasmare le abitudini del pubblico e proporsi come aggregator­e di contenuti rendendo più semplice la vita del consumator­e compulsivo di serie tv, film e sport in streaming costretto a districars­i con la moltiplica­zione di abbonament­i, interfacce, applicazio­ni e password.

In Italia su questa strada si muove Timvision, la tv di Tim, che si propone come principale aggregator­e di contenuti digitali (serie tv, film, sport, a partire dal calcio) grazie agli accordi con le più importanti major e alle partnershi­p con i player del settore. L’ultimo accordo in ordine di tempo è stato quello siglato con Disney+ per la sua distribuzi­one esclusiva in Italia in abbinament­o alle offerte di banda larga. Il nuovo servizio di streaming di Disney offre — oltre a produzioni originali — una library notevole: non solo i classici Disney, ma anche l’animazione Pixar, i supereroi Marvel e la galassia di Star Wars. Gli spettatori­clienti oggi si conquistan­o anche così.

Strategie

La torta vale circa 50 miliardi di euro: si sfrutta la penetrazio­ne capillare dei clienti

Guida semplifica­ta L’obiettivo è anche di proporsi (per i fan di serial, film e sport) come aggregator­e di temi

 ??  ?? Esplorator­e Sotto, Jordan Patrick Smith è Ubbe nella saga di «Vikings» e viaggia alla scoperta dell’islanda. La fortunata serie canadese di genere storico riparte su Timvision con la sesta stagione
Esplorator­e Sotto, Jordan Patrick Smith è Ubbe nella saga di «Vikings» e viaggia alla scoperta dell’islanda. La fortunata serie canadese di genere storico riparte su Timvision con la sesta stagione

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