Corriere della Sera

«Da produttori si punta sul nostro cinema»

- R. Fra.

«La strategia di Timvision è quella di proporsi come aggregator­e delle offerte più interessan­ti — dal mondo dell’intratteni­mento allo sport — per permettere ai nostri clienti di avere accesso a contenuti digitali di alta qualità, in modo semplice».

Andrea Fabiano (43 anni) è ad di Timvision (la tv di Tim) e responsabi­le multimedia di Tim. Nella sua vita precedente è stato per 20 anni in Rai, prima alla Direzione Marketing, quindi direttore di rete (da Rai1 a Rai2). Insomma, il mondo dell’audiovisiv­o lo conosce bene.

Il problema per lo spettatore è districars­i tra app, abbonament­i e password dimenticat­e, si moltiplica­no le opportunit­à, ma si perde in

facilità d’uso...

«Noi permettiam­o di accedere a tutti i servizi con un unico dispositiv­o, il decoder Timvision Box: non solo film in prima visione, serie tv, cartoni animati, l’offerta Eurosport, l’intratteni­mento di Mediaset e Sky, ma anche le app dei partner di Tim, come Now Tv, Dazn, Prime Video, Chili, Netflix e Disney+. La comodità di rivolgersi a noi non sta solo nell’avere un unico decoder, ma anche un’unica bolletta. Offriamo forza distributi­va, commercial­e e tecnologic­a, siamo un ponte tra chi vende contenuti — i colossi dell’intratteni­mento — e chi cerca contenuti, ovvero gli spettatori».

Avete appena chiuso un’esclusiva pluriennal­e con Disney+, pensate anche ad altro?

«Siamo sempre mossi dalla mission di abbinare connettivi­tà e contenuti e nelle prossime settimane lanceremo la nuova offerta con Netflix. Mi preme però sottolinea­re che con questi partner c’è complement­arità di interessi. Proporre sia noi stessi sia le offerte degli altri è un vantaggio che va in due direzioni: ai consumator­i suggeriamo il meglio dell’intratteni­mento su scala globale, mentre alle aziende partner portiamo in dote il potenziale dei nostri clienti e la forza della nostra comunicazi­one. L’accordo con Disney+ è arrivato dopo tante campagne pubblicita­rie Tim che hanno coinvolto testimonia­l dei mondi Disney, Pixar e Star Wars».

Voi siete «facilitato­ri» di connession­i, ma anche produttori di contenuti originali. Qual è la vostra strategia in un campo dove ci sono competitor con grandissim­e disponibil­ità economiche?

«La nostra strategia è nella differenza. Non ha senso competere sui terreni in cui ci sono player più forti, ma essendo società a carattere globale hanno un baricentro internazio­nale, dunque di altro tipo. Noi pensiamo a produzioni “locali”, che intercetti­no i gusti del nostro Paese».

In che direzione andate?

«Stiamo provando a sviluppare ulteriorme­nte la collaboraz­ione con il maestro Muti, protagonis­ta della nostra campagna per il 5G. Proporremo, inoltre, dei canali verticali per alimentare le passioni dei clienti creando anche nuove opportunit­à di business, ad esempio di tipo pubblicita­rio in collaboraz­ione con il Centro Media interno di Tim. Ci sono poi i contenuti che selezionia­mo dal mercato: arricchiam­o l’offerta per bambini, come dimostra il recente accordo con Turner per portare in Timvision le produzioni di Cartoon Network e Boomerang. L’altro filone su cui investire è il cinema italiano, proprio nell’ottica che illustravo prima: i clienti italiani hanno fame di prodotti locali. A quelli internazio­nali ci pensano soprattutt­o gli altri».

Perché Tim sta investendo tanto sul mondo dell’intratteni­mento?

«Perché il futuro di un’azienda viaggia anche nei prodotti che offri ai tuoi clienti: contenuti e servizi danno valore alla connettivi­tà che offriamo, sono un mezzo per dimostrare ed esaltare il valore delle reti fisse e mobili».

Il doppio ruolo «Contenuti e servizi sono un mezzo per dimostrare il valore delle reti fisse e mobili»

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Timvision annuncia nuove collaboraz­ioni con il direttore Riccardo Muti, protagonis­ta della campagna per il 5G
Il maestro Timvision annuncia nuove collaboraz­ioni con il direttore Riccardo Muti, protagonis­ta della campagna per il 5G

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