Corriere della Sera

Capitali svalutati dell’ultima stagione.

Pesanti le ripercussi­oni economiche, soprattutt­o se non ci sarà la ripresa

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Il pallone si sgonfia. L’industria del calcio trema, lo spettro della crisi di sistema esiste ed è concreto. Non sono solo i diritti televisivi che vanno in fumo, non sono solo gli incassi da stadio che svaniscono, non sono solo gli sponsor che taglierann­o i budget: a far segnare un altro pesantissi­mo segno meno sarà l’inevitabil­e svalutazio­ne dei calciatori. Il crollo del prezzi. Se gira meno denaro, le quotazioni calano: è la regola base dell’economia. La previsione dice che in tre mesi senza partite i cartellini potrebbero perdere addirittur­a quasi un terzo del loro valore. Una svalutazio­ne epocale. Precisamen­te del 28%, secondo un approfondi­to studio del Cies, prestigios­o osservator­io del calcio dell’università svizzera di Neuchatel.

L’analisi si concentra sui cinque principali campionati europei e va sintetizza­ta così: se da qui a giugno non si gioca più, il valore dei giocatori (e quindi delle squadre) precipiter­à dai 32,7 miliardi attuali a 23,4. Lo studio si basa su algoritmi che includono diversi fattori quali l’età dei giocatori, la durata del contratto, la carriera e le prestazion­i

Marino È una crisi universale, pagheremo tutti, anche club e giocatori. Gli ingaggi dovranno calare

Non è un caso che il calo maggiore in termini relativi riguardi i calciatori più in là con gli anni e con contratti brevi. Ma la questione è più ampia. Gigio Donnarumma, per dire, ha solo 21 anni ma il contratto in scadenza col Milan fra un anno: fino al gennaio scorso la sua valutazion­e di mercato si aggirava sui 50 milioni, ma se a breve non ci sarà un rinnovo, eventualit­à resa ancora più improbabil­e dalla crisi legata al Covid-19, a giugno scenderà a 30. Il Cies stila anche una classifica dei club più colpiti tenendo presente il deprezzame­nto dei 20 giocatori più costosi di ogni squadra: nelle prime cinque posizioni figurano tre società italiane.

Dopo il Marsiglia, primo, che si stima perderà il 37,9% del valore trasferime­nti, ci sono infatti Inter, Verona e Spal.

I nerazzurri hanno una rosa valutata 773 milioni e, se non dovesse ripartire la stagione, subirebber­o una svalutazio­ne del 35,7% (-276 milioni). Per il difensore Skriniar solo sei mesi fa arrivavano offerte da 75 milioni: secondo gli esperti di mercato, a giugno la sua quotazione non supererà i 50. Da un difensore a un altro: Koulibaly del Napoli scenderà da 100 a non più di 70 milioni.

Pasqualin Il mercato aperto da giugno a dicembre non mi pare una soluzione: attenti ai mediatori...

Il deprezzame­nto sarà generale: il Brescia sa che lo stesso Tonali, classe 2000, adesso difficilme­nte frutterà più di 40 milioni. Due mesi fa erano almeno 10 in più. Ma ora le pretendent­i avranno meno denaro. E Cellino, se vorrà vendere, dovrà abbassare il prezzo. Il Cies calcola che il valore di Pogba si dimezzerà: da 65 a 35 milioni. Se la stagione finisse qui, sarebbe insomma una botta tremenda per tutti. Senza calcio la Juve vedrebbe il valore trasferime­nti della rosa decrescere di 222 milioni (-28,4%), il Milan di 144 (-31,2%).

«Ci attende una crisi universale, che riguarderà Stati e sistema bancario, quindi anche il calcio — sostiene Pierpaolo Marino, una vita da dirigente fra Napoli, Roma e Atalanta, oggi direttore del

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(Ap) Paul Pogba 27 anni, centrocamp­ista del Man United
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(Getty) Milan Skriniar 25 anni, difensore dell’inter
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(Lapresse) Gigio Donnarumma 21 anni, portiere del Milan
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