Messi: «Taglio del 70% ai nostri ingaggi ma ora il Barcellona paghi i dipendenti»
I giocatori ci hanno dato un taglio. Piuttosto netto. Andando oltre la Juventus di Cristiano Ronaldo, i calciatori del Barcellona capitanati da Leo Messi hanno deciso di decurtarsi del 70 per cento lo stipendio per i prossimi tre mesi. La mossa, annunciata proprio dal fantasista argentino, mette fine a una serie di speculazioni dei giorni scorsi, secondo cui lo spogliatoio non voleva ridursi gli ingaggi.
«La nostra volontà è sempre stata quella di applicare un ribasso degli stipendi, perché capiamo perfettamente che si tratta di una situazione eccezionale e siamo i primi che abbiamo sempre aiutato il club quando ce lo ha chiesto», ha scritto la Pulce in un lungo post su Instagram. Il taglio agli stipendi non ha però chiuso le polemiche. «Non smette di sorprenderci che all’interno del club ci siano stati quelli che cercavano di metterci sotto la lente d’ingrandimento e cercavano di aggiungere su di noi pressione per qualcosa che noi sapevamo avremmo fatto», continua Messi ufficializzando di fatto una spaccatura, nota da tempo, tra parte della dirigenza del Barcellona e la squadra.
Il numero 10 argentino si è impegnato personalmente nella trattativa con il presidente Josep Maria Bartomeu per chiudere l’accordo. Il club ha ringraziato i calciatori per «aver compreso la portata di una situazione eccezionale».
Per accettare la riduzione lo spogliatoio ha posto come condizione che fino a giugno venga garantito il 100 per cento della retribuzione ai dipendenti non sportivi del club.
Anche i giocatori delle altre squadre della polisportiva blaugrana, dalla pallamano all’hockey a rotelle fino al cal