Federcalcio d’accordo
Cairo: «Non si giocherà, per me il campionato è finito»
Ogni giorno che passa sembra sempre più difficile che il calcio possa rivedere la luce in tempi brevi. «Per me il campionato è finito», dice perentorio Urbano Cairo, presidente del Torino e di Rcs Mediagroup. Tra i presidenti di serie A cresce il partito di chi ritiene che non sia né giusto né sensato ostinarsi a studiare il calendario e riempirlo di crocette con il rischio di rovinare anche la stagione che verrà. «A Wuhan hanno cominciato le misure restrittive intorno al 23 gennaio e le dovrebbero sciogliere l’8 aprile. Noi le abbiamo iniziate l’11 marzo e se siamo in linea con i cinesi potremmo riprendere gli allenamenti a fine maggio e di conseguenza a giocare verso la fine di giugno per terminare ad agosto e ricominciare la stagione successiva a novembre», le considerazioni di Cairo a «Un Giorno da Pecora» su Rai Radio 1. Si parla anche di scudetto: «Non andrebbe assperazione, prima dell’estate, cioè entro il 21 giugno. Si naviga a vista nel tempestoso mare del coronavirus. La Figc è d’accordo con Ceferin anche se il tempo stringe. Domani, dopo la conference call con le Federazioni, nuova riunione dei due gruppi di lavoro istituiti dall’uefa, quello che studia i calendari e quello che affronta il danno economico della crisi.
E di contratti da tagliare si sarebbe dovuto parlare ieri sera tra la Lega di serie A e il sindacato calciatori. Il vertice è stato rinviato a oggi, ma il clima non è incandescente. L’aic ha ricevuto la lettera della confindustria del pallone in cui le società informano che procederanno al congelamento degli stipendi «sino al quando la situazione emergenziale non finirà». Tommasi ha riunito il Consiglio direttivo al quale ha fatto seguito una videoconferenza con i delegati della serie A (tra cui
d Cairo Per quanto mi riguarda il campionato è finito e lo scudetto non dovrebbe essere assegnato. Riprendere e giocare a luglio e ad agosto vorrebbe dire far partire la prossima stagione a novembre: non ha senso