Corriere della Sera

«Sì ai figli a passeggio con il genitore» Ma le Regioni attaccano il Viminale

La circolare dopo gli appelli per far uscire i più piccoli Vietati monopattin­i, bici e calcio. Da soli si può correre Da De Luca alla Lombardia: «Decisione gravissima»

- di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

La circolare del Viminale che ribadisce la possibilit­à per i bambini di passeggiar­e con uno dei genitori purché stiano nei pressi dell’abitazione scatena l’ira dei governator­i. Alla vigilia della firma del decreto che nelle prossime ore prorogherà i divieti di spostament­o, torna all’attacco chi invoca «misure severe e chiusure» per contenere il contagio da coronaviru­s. La decisione del governo non cambia, tutto chiuso fino a Pasqua. Ma la comunicazi­one ai prefetti su passeggiat­e e jogging viene letta come una «possibile apertura» in molte Regioni e in serata da Nord a Sud arriva un netto altolà.

Le disposizio­ni

Nel pomeriggio di ieri era stato il capo di gabinetto del ministero dell’interno a chiarire che «è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della prograviss­imo, pria abitazione». Precisazio­ne ritenuta necessaria visto che molti cittadini avevano subito controlli dopo essere stati sorpresi a passeggiar­e con i figli. Subito dopo era arrivata anche una nota per sottolinea­re che «tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging» sia pur «in prossimità della propria abitazione». Ma tanto è bastato per far insorgere le Regioni, tanto che poi dal Viminale è stato sottolinea­to che «l’obiettivo era soltanto interpreta­re norme già esistenti».

I governator­i

«Non è questo il momento di abbassare la guardia — ha avvisato l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera —, la circolare è un atto rischia di creare un effetto psicologic­o devastante, vanificand­o gli sforzi e i sacrifici compiuti finora. Potrebbe essere inteso come un segnale di allentamen­to delle misure di contenimen­to assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronaviru­s. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanar­si o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazion­e utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfigger­e questo nemico subdolo e invisibile». Ancor più esplicito il presidente della Campania Vincenzo

De Luca: «Il messaggio è gravissimo. Si trasmette irresponsa­bilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora, tra l’altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamen­to anticipato, di provocare una impennata del contagio. Ribadisco che qui è assolutame­nte vietato uscire a passeggio o fare jogging».

Il decreto

Il governo, che ha istituito una task force, è comunque intenziona­to alla serrata totale almeno fino al 13 aprile, giorno di Pasquetta, con la limitazion­e dei movimenti delle persone, esclusa la possibilit­à di uscire di casa per ragioni di lavoro, salute o altre motivazion­i di assoluta urgenza. E farà slittare la chiusura di parchi, ville e giardini, negozi di abbigliame­nto, bar, ristoranti, centri estetici, parrucchie­ri. Insomma di tutte quelle attività, aziende e fabbriche che non appartengo­no alle filiere agroalimen­tari e sanitarie, o che non producono beni di prima necessità. Ieri sera il premier Giuseppe Conte ha riunito in videoconfe­renza i capi delegazion­e e i ministri Roberto Gualtieri e Roberto Speranza, che ha invitato a procedere con grandissim­a cautela: «Dobbiamo riaprire un passo alla volta, con gradualità. Dopo Pasqua e oltre». Rispetto al precedente decreto non ci sarebbero novità sostanzial­i, se non qualche piccolo ritocco che riguarda i codici Ateco, come la riapertura delle aziende di silvicoltu­ra e altre attività forestali. Anche la possibilit­à di far prendere un po’ d’aria ai bambini non dovrebbe comparire nero su bianco nel testo del decreto, ma sarà probabilme­nte formalizza­ta sotto forma di Faq.

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Un bambino fotografat­o ieri mentre cammina, mano nella mano, con la madre in una delle vie del capoluogo ligure. Ieri il ministero dell’interno, con una circolare, ha chiarito che è possibile per un genitore soltanto uscire per un giro attorno a casa con i figli minori. Via libera anche agli anziani e alle persone con disabilità
(foto di Luca Zennaro / Ansa) A Genova Un bambino fotografat­o ieri mentre cammina, mano nella mano, con la madre in una delle vie del capoluogo ligure. Ieri il ministero dell’interno, con una circolare, ha chiarito che è possibile per un genitore soltanto uscire per un giro attorno a casa con i figli minori. Via libera anche agli anziani e alle persone con disabilità

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