La app per mappare gli infetti debutta in Lombardia Il governo chiama 74 esperti
MILANO In Lombardia parte il cosiddetto «tampone virtuale». E a Roma, dopo giorni di attesa, arriva dal ministero dell’innovazione l’elenco dei 74 esperti che dovranno valutare come usare i dati per combattere l’epidemia Covid19. Qualcosa si muove, anche se l’uso della tecnologia nella lotta al coronavirus non vede ancora strategie comuni.
La Regione più flagellata dal virus aggiorna l’applicazione allertalom, sviluppata dalla holding regionale Aria Spa, per raccogliere informazioni sul grado di contagio della popolazione. Una volta scaricata, l’app — realizzata in collaborazione con l’infettivologo Raffaele Bruno e il virologo Fausto Baldanti del Policlinico San Matteo e dell’università di Pavia — propone un questionario su caratteristiche (età, condizione medica, ecc.), abitudini durante il lockdown (tragitto per andare in ufficio o smart working?), eventuali sintomi (perdita di gusto e/o olfatto, ecc.). «È un triage a distanza che ha l’obiettivo di scovare il numero dei veri contagiati e di individuare i quartieri in cui si sta diffondendo di più il virus», spiega Fabrizio Sala, assessore per l’innovazione della Lombardia. La decisione di usare una app già esistente? «È già stata scaricata e usata da 60mila utenti ed è in capo alla Protezione civile regionasione
319 Le applicazioni che sono state presentate la scorsa settimana attraverso un bando. Saranno sottoposte al vaglio dei 74 esperti del governo
le». I dati vengono raccolti in forma anonima: la posizione dell’utente è dedotta dal codice di avviamento postale e in nessun modo le risposte vengono collegate ai dati personali o al numero di telefono. I cittadini non ricevono alcuna indicazione né risposta in base alle informazioni che hanno inserito, ma contribuiscono a fare chiarezza sulla diffudel Covid-19.
Questa è la fase uno, durante la quale la Regione si augura di arrivare al milione di download (ieri sera in tre ore ne ha raccolti 10 mila). L’appello è al senso di responsabilità dei cittadini: iscriversi per dare informazioni importanti sull’evolversi dei contagi. In una seconda fase non è esclusa l’attivazione del tracciamento (seguo i movimenti di un positivo e avviso chi lo ha incrociato) che, secondo una ricerca dell’università di Oxford pubblicata ieri su Science, potrebbe essere determinante nella fase di allentamento del lockdown.
Qui entra in gioco l’asse con il governo. Il gruppo appena nominato di epidemiologi, docenti universitari, avvocati, imprenditori ed esponenti dei ministeri di Innovazione, Salute ed Economia, ha anche il compito di scegliere una delle app fra le 319 che hanno risposto al bando della scorsa settimana. Resta da capire se e come l’app verrà adottata a livello nazionale, andandosi a sovrapporre all’iniziativa lombarda e a quella di altre Regioni come Lazio o Sicilia. Oppure uno dei progetti regionali sarà esteso al resto del Paese, come sta tentando di fare la spagnola Asistencia-covid19, supportata da Telefonica e Google?
Privacy
Dati raccolti in forma anonima, le risposte non sono collegate al numero di telefono