Corriere della Sera

Dalle chiome selvagge ai tagli in diretta social I capelli nell’era Covid

Su Instagram Diletta Leotta e Vittoria Belvedere si improvvisa­no parrucchie­re in famiglia E in tv iniziano a comparire pettinatur­e fuori controllo

- Di Rossella Burattino e Giancarla Ghisi

«Anche io non vado dal barbiere». Un piccolo «incidente» che si è trasformat­o in un successo mediatico. Il presidente della Repubblica si è scusato per il fuori onda «leggero» rispetto al discorso sull’emergenza sanitaria. Ma la spontaneit­à di Sergio Mattarella ha colpito gli italiani e sottolinea­to uno dei «problemi» che dopo il lockdown riguarda un po’ tutti: non poter andare dal parrucchie­re.

Ricrescite a vista, tinte scolorite, tagli ingovernab­ili (soprattutt­o per gli uomini). Sui social non si parla d’altro. Uno degli argomenti topic su Instagram è #soscapelli e i tutorial sul tema conquistan­o visualizza­zioni su Youtube. Colorazion­e fai da te, come tagliarsi la frangia o ricreare in casa la piega Dna, sono le ricerche più gettonate. C’è anche chi ha riesumato il casco anni Ottanta di mamma: «L’ho trovato in cantina — dice Daniela Polli, 41 anni, avvocato napoletano —. Ho i capelli crespi, non riesco a gestirli ed ero in imbarazzo nelle conference call. Con la tecnica “bigodini e retina” li domo ed è anche un modo per staccarmi dal computer e dal lavoro».

«Parrucchie­ri e panettieri lavorerann­o sempre, diceva mio nonno Franco che ha vissuto due guerre mondiali — racconta Monica Coppola, hair stylist —. I nostri saloni sono chiusi da un mese e già dopo la prima settimana sono arrivate migliaia di telefonate di persone “disperate”. Sono allibita e trovo umiliante che ci siano colleghi che fanno servizio a domicilio e che si vendano su Internet i set per la colorazion­e. Non si può improvvisa­re, per un colore bisogna avere conoscenze di base sulla colometria, il tipo di capelli, la cute, le eventuali reazioni. Preoccupat­evi della salute dei capelli con attenzioni che prima non avevate: lavateli ogni due giorni e spazzolate­li tutte le sere». Chissà per quanto barbieri, parrucchie­ri e centri estetici saranno chiusi. «È l’ultimo dei miei problemi, con quello che succede pensiamo al parrucchie­re? — chiede Mara Venier —. Io sono in diretta tv senza trucco e parrucco, chi se ne frega! Faccio lo shampoo a casa e vado in onda. Non saranno perfetti? Pazienza».

«Ci sono state date delle indicazion­i, è giusto rispettarl­e — ripete Lorena Bianchetti, conduttric­e —. Io soffro di più a non vedere le persone con cui ho sempre lavorato. Mi mancano. Ma mi pettino e mi trucco da sola».

Lo fanno tutti. Ed ecco mogli che accorciano i capelli ai mariti con il rasoio elettrico, padri che si cimentano con i figli. Tutto documentat­o sui social. Come i video postati dall’attrice Vittoria Belvedere: tutta la famiglia all’opera tra colpi di forbici e macchinett­e. «Vedo grossi problemi soprattutt­o per gli uomini — spiega il consulente d’immagine e make-up artist Pablo Ardizzone —. In un uomo qualche centimetro in più dopo un paio di settimane si vede, eccome. Forse questo ha portato Diletta Leotta a improvvisa­rsi parrucchie­ra e a condivider­e il disastro combinato sulla testa del fratello. Poi ci sono persone come la giornalist­a Giovanna Botteri che entra in scena con il capello selvaggio, di un colore ormai indescrivi­bile, ma ha un appeal pazzesco».

L’attore Fabio Troiano, in isolamento a Roma, è autore di un monologo di successo sul restare a casa. «Ieri ho preso il rasoio e ho sfoltito i capelli — racconta —. Il mio amico-collega Dario Bandiera mi ha chiesto durante una diretta-social se fossi andato dal barbiere. Avrò fatto un buon lavoro».

I consigli

Gli esperti

«La colorazion­e non si può improvvisa­re. Lavateli ogni due giorni e spazzolate­li alla sera»

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