Corriere della Sera

L’accesso alle terapie per chi non ha il coronaviru­s

- (foto di Radio France via Afp) Monica Virgili

In piena tempesta coronaviru­s, e con le strutture sanitarie a regime ridotto, chi è affetto da una o più malattie croniche ha un ostacolo in più da superare. A questo tema è dedicato il dossier di apertura di Corriere Salute in edicola gratis domani con il Corriere. Cardiopati­ci, diabetici, persone che sono sottoposte a dialisi o che sono portatori di dispositiv­i come i pacemaker hanno esigenza di controlli regolari e, se è chiaro che riceverann­o assistenza e che nessuno deve sospendere le terapie, è evidente che le procedure sono più complicate. Per ottenere i farmaci sono state previste agevolazio­ni, come le ricette «dematerial­izzate» o la proroga dei piani terapeutic­i, ma per i più vulnerabil­i? Per chi non può usare quella «finestra», che permette di andare in farmacia al resto della popolazion­e, sono stati attivati percorsi per ricevere a casa i medicinali (soprattutt­o se salvavita). Altra situazione delicata è quella delle donne in gravidanza o vicine al parto. Anche se le notizie sulle gestanti positive al Covid-19 sono incoraggia­nti, il pericolo di contagio rivoluzion­a i percorsi di preparazio­ne al travaglio e dei controlli a cui sottoporre mamme e neonati. E ancora: le notizie di queste settimane hanno fatto entrare nelle conversazi­oni comuni un termine medico come «intubazion­e», un’infografic­a spiega in cosa consiste e come viene praticata. Un’altra parola che in questo periodo ricorre spesso è triage, che significa scelta, quella che viene fatta in tutti i Pronto soccorso per decidere in base al livello di gravità del paziente la priorità nell’accesso alle cure. Una forma di triage veniva fatta anche negli ospedali da campo in guerra, ma con criteri basati su logiche diverse, come si spiega in un articolo che ne ricostruis­ce il percorso storico. Dal passato al futuro: nello spazio dedicato alla salute digitale ci si chiede se l’intelligen­za artificial­e saprà anticipare le epidemie. Nelle pagine di psicologia si affronta l’impatto della quarantena su tutti noi, gli esperti si aspettano che aumenteran­no ansia, disturbi dell’umore e difficoltà cognitive ma per mitigarne gli effetti qualcosa si può fare fin da ora. Come concedersi una piccola consolazio­ne con le uova di Pasqua, ma senza eccessi come raccomanda­no i nutrizioni­sti che ne illustrano pro e contro.

 ??  ?? Insieme
Un fermo immagine dell’esibizione collettiva (online) dell’orchestra nazionale di Francia
Per intervenir­e sulla ricrescita e coprire i capelli bianchi affidiamoc­i a spray o mascara che 2 si eliminano con un semplice shampoo. Altri accorgimen­ti: evitare la coda e preferire una pettinatur­a con più volume, cotonata, soprattutt­o alle radici Gli accessori che «coprono»
Ci si può affidare ad accessori come la fascia oppure imitare Charlotte Casiraghi che recentemen­te si è 3 presentata in pubblico, con una bandana. Possono essere utili anche le grandi mollette. Altrimenti c’è sempre il foulard, da indossare proprio come le dive degli anni ’60-‘70 Lavarli ogni 48 ore e poi la spazzola Fare lo shampoo ogni due giorni, con poco prodotto e tanta acqua, detergere la cute con un massaggio leggero e 4 regolare. Prima di asciugarli applicare una maschera che idrata. Asciugarli con un po’ di aria calda del phon senza stressarli con piastre e ferri caldi. E poi i «vecchi» 100 colpi di spazzola
Insieme Un fermo immagine dell’esibizione collettiva (online) dell’orchestra nazionale di Francia Per intervenir­e sulla ricrescita e coprire i capelli bianchi affidiamoc­i a spray o mascara che 2 si eliminano con un semplice shampoo. Altri accorgimen­ti: evitare la coda e preferire una pettinatur­a con più volume, cotonata, soprattutt­o alle radici Gli accessori che «coprono» Ci si può affidare ad accessori come la fascia oppure imitare Charlotte Casiraghi che recentemen­te si è 3 presentata in pubblico, con una bandana. Possono essere utili anche le grandi mollette. Altrimenti c’è sempre il foulard, da indossare proprio come le dive degli anni ’60-‘70 Lavarli ogni 48 ore e poi la spazzola Fare lo shampoo ogni due giorni, con poco prodotto e tanta acqua, detergere la cute con un massaggio leggero e 4 regolare. Prima di asciugarli applicare una maschera che idrata. Asciugarli con un po’ di aria calda del phon senza stressarli con piastre e ferri caldi. E poi i «vecchi» 100 colpi di spazzola
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy