Fs: utili record e investimenti per 20 miliardi
Un piano-choc di investimenti da 20 miliardi entro l’anno, 6 entro giugno tramite le due maggiori stazioni appaltanti del Paese, Anas e Rfi. La controllante Ferrovie dello Stato mette in campo — per dirla con le parole dell’amministratore delegato Gianfranco Battisti — «un piano straordinario di accelerazione degli investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali». Circa 14 miliardi banditi da Rfi, i restanti dall’anas. Risorse già inserite nei rispettivi contratti di programma e ora pronte per essere portate a terra per dare un impulso al Paese prostrato dalla pandemia. Al momento Rfi è impegnata come committente del Terzo Valico, della Bari-napoli, della Catania-palermo e della Milano-venezia per portare l’alta velocità anche nel tratto tra Brescia e Padova. Proseguirà anche il programma di aggiornamento della rete con lo standard ERMTS per ridurre il distanziamento dei treni Frecciarossa riducendo i tempi di attesa nelle stazioni di Firenze, Roma e Milano.
Ferrovie dello Stato, controllata dal ministero dell’economia, ha archiviato un 2019 record con un risultato netto in crescita a 584 milioni di euro (+4,5% sul 2018) e ricavi operativi pari a 12,4 miliardi di euro, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Ha realizzato un volume di investimenti tecnici pari a 8,1 miliardi confermandosi il primo gruppo industriale. Un anno in cui ha pianificato lo sbarco in Spagna con la controllata Trenitalia, aggiudicandosi le tratte da gennaio 2022. Un anno in cui dovrebbe decollare la liberalizzazione ferroviaria in Europa prevista dalla Commissione Ue. Trenitalia opera in Inghilterra (è appena partita la Londraedimburgo), a breve verrà avviata la Milano-parigi, mentre è in Germania con la controllata Netinera nel trasporto pendolare e in Grecia.