La Lega: aiuti agli italiani Il Tribunale si oppone
MILANO Scontro governo-calabria sulle aperture decise in anticipo dalla governatrice Jole Santelli. Da Roma è arrivata la diffida, lei replica: «Non ritiro la mia ordinanza».
Ma l’iniziativa autonoma calabrese è solo una delle tante. Dalle passeggiate in spiaggia da soli alla toelettatura dei cani, passando per il take away fino alla riapertura di bar e ristoranti: in vista della «fase 2» i governatori sono andati per la loro strada, anticipando o «interpretando» le indicazioni del governo. Una babele che a volte è entrata in conflitto con l’esecutivo. Il caso più eclatante in Calabria, dove la governatrice forzista ha dato il via libera a una serie di attività per ora bloccate a livello nazionale. Obiettivo, soprattutto, la riapertura di bar e ristoranti: una mossa bocciata da Roma. L’iniziativa di Santelli ha causato anche una rivolta dei sindaci, con una serie di contro ordinanze comunali per impedire le riaperture. Un caos nel caos, con la governatrice che tiene il punto e si difende: «Misure illegittime? Il governo crei una cornice normativa e lasci le scelte alle Regioni».
Ma l’iniziativa calabrese è solo una delle tante. Molti governatori premono per accelerare l’uscita dal lockdown.a partire dall’alto Adige, dove la giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che è una vera e propria road map. Dall’8 via libera ad attività produttive, dall’11 tocca a parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar. Il 25 maggio, infine, ripartiranno hotel e funivie. Ma a Bolzano e dintorni è già possibile vedere i parenti da pochi giorni dopo Pasqua e una ulteriore ordinanza ha dato il via libera anche alle passeggiate nei parchi .
Il via libera al cibo da asporto, seppur con regole e sfumature diverse, è il vero filo conduttore delle ordinanze locali. Sì al take away anche in Piemonte (non a Torino che
Per il Tribunale di Ferrara sono discriminatori i criteri per l’erogazione dei buoni spesa e ha ordinato al Comune guidato dal leghista Alan Fabbri di «riformulare i criteri e le modalità senza le clausole discriminatorie». Dura la replica del sindaco: «È un attacco all’italia e a chi ha sempre pagato le tasse».