Corriere della Sera

Ma nella regione il via libera fa flop I sindaci decidono: «I bar non aprono»

- DAL NOSTRO INVIATO Carlo Macrì

È bagarre istituzion­ale in Calabria dopo la decisione della presidente di Forza Italia Jole Santelli di anticipare i termini della riapertura di ristoranti, bar e pizzerie con tavoli all’aperto, fissata dal governo per il 4 maggio. Solo pochi locali, comunque, hanno alzato la saracinesc­a. A

Vibo Valentia il proprietar­io del bar «Machu Picchu», 40 metri quadrati, nella centraliss­ima Piazza Martiri d’ungheria, a due passi dal Municipio, alle 11,30 aveva già servito 40 caffè. Il locale non è stato sanificato, il contatto con i clienti è senza barriere, il caffè e l’aperitivo sono serviti come si faceva prima della pandemia.

«Dobbiamo pur campare — spiega il gestore —.Quando sarà certamente,mi metterò in regola e farò le dovute trasformaz­ioni». A Catanzaro il «Tiramisù» ieri mattina ha servito una decina di clienti fuori, ai tavoli. Anche qui poche le precauzion­i. Gli avventori erano senza mascherina e guanti, quasi a contatto. Hanno bevuto il caffè e chiacchier­ato a lungo. Sino all’arrivo della polizia urbana che ha imposto la chiusura per effetto dell’ordinanza emessa dal sindaco Sergio Abramo(fi). Il primo cittadino del capoluogo di regione è stato tra i sindaci che hanno deciso di vietare l’apertura annullando l’ordinanza della presidente Santelli. A Cosenza un altro bar ieri ha aperto i battenti, l’«ice cafè». «Solo per iniziare le pulizie» dice il proprietar­io del locale a pochi passi dal centro. Qualcuno però ha approfitta­to per entrare e degustare un caffè. Anche qui senza alcuna precauzion­e.

Altri primi cittadini come Paolo Mascaro (FI) di Lamezia Terme e Giuseppe Falcomatà (Pd) di Reggio Calabria, non hanno condiviso il provvedime­nto di apertura deciso dalla presidenza della Regione e hanno disposto la sospension­e dell’ordinanza della governatri­ce Santelli. Mentre per Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, la decisione è stata «avventata».

Jole Santelli ieri sera ha firmato un nuovo provvedime­nto che chiude i confini regionali per impedire il nuovo esodo dalle regioni maggiormen­te contagiate. «Nessun conflitto con i sindaci — ha replicato —. Non ci trovo nulla di esagerato e non capisco che differenza ci sia tra l’asporto e mettere qualche tavolino fuori per far mangiare la gente» ha spiegato.

 ??  ?? Disco verde
In Calabria da ieri bar e ristoranti possono riaprire
Disco verde In Calabria da ieri bar e ristoranti possono riaprire

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy