Corriere della Sera

Esodo verso Sud, i timori dei governator­i

Studenti e lavoratori, assalto ai treni dal 4 maggio ma assieme a loro potrebbe spostarsi anche il virus L’epidemiolo­go Rezza: «Troppa foga, i rischi ci sono»

- Lorenzo Salvia

ROMA Al centralino della Marinobus, che domenica riprende le corse Nord-sud, ieri c’erano 35 minuti di attesa. Un segno di vitalità dopo giorni di telefonate zero. Trenitalia ha già moltiplica­to le Frecce da Torino a Salerno: erano due, finora quasi vuote, da ieri sono sei e per i prossimi giorni siamo al sold out. Italo dovrebbe aumentare le corse dal 17 maggio, così come Flixbus. C’è chi aspetta la fase due non per tornare al lavoro. Ma per tornare a casa.

Dal 4 maggio saranno consentiti gli spostament­i anche fuori regione per rientrare nella propria città di residenza o di domicilio. Molti si aspettano un nuovo flusso Nord-sud fatto di studenti e lavoratori fuori sede. I governator­i del Sud sono preoccupat­i. Temono che assieme a loro viaggi anche il virus. Vincenzo De Luca ha chiamato il ministro dell’interno non per annunciare la chiusura delle frontiere, come pure aveva detto, ma per esprimere la sua preoccupaz­ione. Il governator­e della Sicilia Nello Musumeci ha contattato la ministra dei Trasporti per chiederle di mantenere le regole che finora hanno protetto l’isola. Anche il commissari­o straordina­rio Domenico Arcuri ha accennato ai pericoli di un eventuale esodo incontroll­ato. I rischi ci sono. Ma c’è anche un paradosso. Chi rientra adesso ha rispettato il lockdown. Ma rischia di essere guardato peggio di chi, nella notte tra il 7 e l’8 marzo, scappò dal Nord zona rossa prima ancora che scattasse il blocco annunciato dal governo. E lo fece così, senza quelle regole che oggi ci aiutano, probabilme­nte portando davvero il contagio verso Sud.

Il prefetto di Milano Renato Saccone annuncia che ci sarà una «particolar­e attenzione ai movimenti extra regionali». Ma la fase due prevede un cambio di passo anche sui controlli. Si passerà da quelli a tappeto a quelli a campione, e questo perché con l’aumento delle persone in movimento controllar­e tutti porterebbe al blocco totale. «Sulla fase due — dice l’epidemiolo­go Gianni Rezza — vedo troppa eccitazion­e. Il virus continua a circolare e un aumento della mobilità ha i suoi rischi». Ma c’è anche chi ha un approccio meno scientific­o. Come Francesco Emilio Borrelli, il consiglier­e regionale dei Verdi in Campania che ha lanciato la campagna «Adotta un settentrio­nale»: «Chi ha un amico o un parente al Nord lo chiama e gli dice di non scendere. Ma, se proprio deve scendere, di mettersi in quarantena quando arriva». Lo ascolteran­no?

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Il 4 maggio i residenti potranno tornare nelle loro regioni
Stazione Il 4 maggio i residenti potranno tornare nelle loro regioni

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