Le scienziate: «Pretendiamo un equilibrio di genere»
L’ appello firmato da accademiche e ricercatrici di livello internazionale: «Le donne sono la maggioranza tra chi è in prima linea contro il Covid. Priorità assoluta una adeguata rappresentanza nelle commissioni tecniche nominate dal Governo». La maggior parte delle scienziate firmatarie fanno parte dei «Top Italian Scientists» (http://topitalianscientists.org/home; i profili di ognuna di loro sono sul sito del «Corriere della Sera», www.corriere.it)
V orremmo portare all’attenzione campi, non ultimo quello medicoscientifico. delle Istituzioni e della pubblica Nel nostro Paese, le donne opinione la mancanza di donne rappresentano il 56% dei medici iscritti nelle commissioni tecniche all’albo e sono quasi il doppio degli nominate dal governo a supporto della uomini tra i medici con meno di 40 anni. gestione della pandemia di Covid-19. Che Il 77% degli infermieri è donna. Dunque siano presenti entrambi i generi negli sono donne la maggioranza delle organismi che prendono decisioni professionalità che si sono fatte carico in rilevanti a livello scientifico, sanitario, prima linea di questa pandemia e che sociale ed economico dell’intera tutti i giorni, con ragione, definiamo eroi. popolazione è una questione di Inoltre, sono numerose le donne italiane democrazia e civiltà. Ma riteniamo che sia ai vertici della ricerca biomedica ancora più importante porre in evidenza internazionale. Molti dei capi di Stato dei come la scarsa presenza femminile in tali Paesi che hanno risposto meglio alla commissioni denoti, in maniera più pandemia sono donne. Considerare il grave, una scarsa attenzione al merito e nostro contributo è importante per alle competenze. È infatti evidente che la includere lo spettro completo di società italiana è ricca di competenze competenze ed esperienze che la nostra femminili di primissimo livello in tutti i comunità medico-scientifica possiede.
Quando si effettua una selezione di competenze e qualità la scelta dovrebbe essere in base al merito. Siamo certe che anche soltanto una maggiore attenzione nell’applicazione di quest’ultimo criterio avrebbe certamente portato alla selezione di un adeguato numero di donne all’interno delle varie commissioni, di cui sicuramente avrebbe beneficiato la gestione dell’emergenza Covid-19. Da ora in avanti pretendiamo che un equilibrio di genere negli organi di rappresentanza e nelle commissioni tecniche e scientifiche sia una priorità assoluta.