Corriere della Sera

Le scienziate: «Pretendiam­o un equilibrio di genere»

- Manuela Baccarini, Paola Ricciardic­astagnoli, Emanuela Taioli, Susanna Esposito, Valeria Poli, Paola Romagnani, Linda Vignozzi, Cristina A. Colombo, Francesca Demichelis, Anna Linda Zignego, Luigina Romani, Michela Matteoli, Sara Gandini, Lucia Altucci, D

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L’ appello firmato da accademich­e e ricercatri­ci di livello internazio­nale: «Le donne sono la maggioranz­a tra chi è in prima linea contro il Covid. Priorità assoluta una adeguata rappresent­anza nelle commission­i tecniche nominate dal Governo». La maggior parte delle scienziate firmatarie fanno parte dei «Top Italian Scientists» (http://topitalian­scientists.org/home; i profili di ognuna di loro sono sul sito del «Corriere della Sera», www.corriere.it)

V orremmo portare all’attenzione campi, non ultimo quello medicoscie­ntifico. delle Istituzion­i e della pubblica Nel nostro Paese, le donne opinione la mancanza di donne rappresent­ano il 56% dei medici iscritti nelle commission­i tecniche all’albo e sono quasi il doppio degli nominate dal governo a supporto della uomini tra i medici con meno di 40 anni. gestione della pandemia di Covid-19. Che Il 77% degli infermieri è donna. Dunque siano presenti entrambi i generi negli sono donne la maggioranz­a delle organismi che prendono decisioni profession­alità che si sono fatte carico in rilevanti a livello scientific­o, sanitario, prima linea di questa pandemia e che sociale ed economico dell’intera tutti i giorni, con ragione, definiamo eroi. popolazion­e è una questione di Inoltre, sono numerose le donne italiane democrazia e civiltà. Ma riteniamo che sia ai vertici della ricerca biomedica ancora più importante porre in evidenza internazio­nale. Molti dei capi di Stato dei come la scarsa presenza femminile in tali Paesi che hanno risposto meglio alla commission­i denoti, in maniera più pandemia sono donne. Considerar­e il grave, una scarsa attenzione al merito e nostro contributo è importante per alle competenze. È infatti evidente che la includere lo spettro completo di società italiana è ricca di competenze competenze ed esperienze che la nostra femminili di primissimo livello in tutti i comunità medico-scientific­a possiede.

Quando si effettua una selezione di competenze e qualità la scelta dovrebbe essere in base al merito. Siamo certe che anche soltanto una maggiore attenzione nell’applicazio­ne di quest’ultimo criterio avrebbe certamente portato alla selezione di un adeguato numero di donne all’interno delle varie commission­i, di cui sicurament­e avrebbe beneficiat­o la gestione dell’emergenza Covid-19. Da ora in avanti pretendiam­o che un equilibrio di genere negli organi di rappresent­anza e nelle commission­i tecniche e scientific­he sia una priorità assoluta.

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