Gubitosi e Orsini in squadra con Bonomi
Il Consiglio Generale di Confindustria ha approvato la squadra di presidenza in carica fino al 2024: 145 voti favorevoli su 168 votanti (17 voti contrari e 6 schede bianche; 183 gli aventi diritto al voto) . Confermati Giovanni Brugnoli e Maurizio Stirpe, rispettivamente con delega al Capitale umano e alle Relazioni industriali. Entrano Francesco De Santis (Ricerca e Sviluppo); Luigi Gubitosi (Digitale); Alberto Marenghi (Organizzazione); Maurizio Marchesini (Filiere e medie imprese); Natale Mazzuca (Mezzogiorno); Emanuele Orsini (Finanza e fisco). Due le donne, entrambe venete:
Barbara Beltrame (Internazionalizzazione) e Maria Cristina Piovesana (Ambiente). Il gruppo si completa con i tre vicepresidenti di diritto: Carlo Robiglio (Piccola Industria), Alessio Rossi (Giovani); Vito Grassi, (Rappresentanze regionali). Per essere operativa la squadra dovrà aspettare l’insediamento, il 20 maggio prossimo. Intanto ieri il presidente designato Carlo Bonomi, tracciando le linee programmatiche del suo mandato, ha parlato di una «ferma indipendenza» e di una «irriducibile autonomia» di Confindustria dai partiti e dalla politica. «Noi siamo alieni dai difetti della politica che minano purtroppo gli interessi del Paese», ha rivendicato Bonomi. Che ha proseguito annunciando entro la prossima l’estate la presentazione di un piano per l’italia al 2030-2050. Diverse le critiche all’esecutivo, a partire dalla gestione della «fase 2», considerata troppo confusa. Ma anche sulla tendenza a favorire l’ingresso dello Stato nel capitale delle imprese in difficoltà. Da segnalare per finire la richiesta di deroga ai contratti nazionali in materia di organizzazione del lavoro in emergenza coronavirus.