Corriere della Sera

«Per salvare il cinema serve un modello flessibile»

Maccanico: più prodotti nuovi velocement­e dalle sale alla tv

- Di Renato Franco

Le sale chiuse, i set sospesi, i film in attesa, i ricavi pubblicita­ri in discesa. La pandemia ha bloccato il cinema, ma ha anche inchiodato 4 milioni di spettatori in più davanti alla tv ogni sera, portando la platea a 32 milioni. Il quadro della crisi dell’audiovisiv­o è complesso. «È vero che le persone sono a casa ma gli ascolti di Sky Cinema e le transazion­i di Sky Primafila sono straordina­rie. C’è tanta voglia di cinema, di serialità, speriamo di rimettere presto in moto la filiera della produzione. Ma sta a noi far sì che dalla crisi nasca un’opportunit­à». Nicola Maccanico è Executive Vice President Programmin­g di Sky Italia e ceo di Vision Distributi­on, società di produzione e distribuzi­one cinematogr­afica.

Come si trasforma una crisi in un’opportunit­à?

«Bisogna avere il coraggio di utilizzare questo periodo come laboratori­o, senza strappi, in piena collaboraz­ione con l’ecosistema produttivo e distributi­vo del nostro Paese. Far arrivare film freschi al pubblico — e non penso solo a Sky Primafila Premiere, ma a tutte le piattaform­e — è una grande opportunit­à che va perseguita. Perché tiene vivo quel filo che lega gli appassiona­ti di cinema e il prodotto nuovo. Questa è anche un’occasione per far evolvere i consumi digitali che non sono in contrasto con l’esperienza in sala, che è immersiva, speciale

Trattament­i diversi «Alcuni film sono da proteggere, altri da lanciare subito dopo la uscita sulle piattaform­e»

e ha una sua natura diversa».

Le sale erano già in crisi, questo stop può essere il colpo di grazia?

«Si parla di sale in crisi da quando nacque la television­e. Il fatto che fioriscano diversi modelli di sfruttamen­to dei film è un’opportunit­à. Una volta contavano di più i volumi, oggi sei chiamato in sala se hai qualcosa di particolar­mente coinvolgen­te, è evidente che questo tipo di esperienza tornerà viva».

Avete acceso due canali Sky Cinema #Iorestoaca­sa con prime visioni (come «Parasite») e titoli da rivedere. Primafila permette di noleggiare i film più attesi che sarebbero dovuti uscire in sala. È questa la strada del futuro?

«Pur continuand­o a dare centralità al cinema come luogo fisico e di socialità, credo che il mondo nel quale arriveremo dopo il Covid-19 debba essere un mondo in cui c’è più flessibili­tà, un mondo nel quale ci sono film che andranno in sala e sono protetti, come sono sempre stati protetti, dagli sfruttamen­ti successivi, e magari altri film — di genere, con un target più ristretto, con caratteris­tiche diverse — che possono fare in sala un passaggio strategico ma poi sono destinati ad arrivare subito dopo sulle piattaform­e».

Il modello che prevede che un film vada in sala e poi stia fermo per quattro mesi senza altri sfruttamen­ti è ormai

Al top

Una scena di «Parasite» del coreano Bong Joon-ho: 4 Oscar e Palma d’oro a Cannes: il 7 maggio (21.15) su Sky Cinema 2 e su Sky Cinema #Iorestoaca­sa

obsoleto?

«Bisogna superare i modelli statici: non dobbiamo sostituire un mondo con una regola rigida con un nuovo mondo in cui c’è una nuova regola altrettant­o rigida. Bisogna trattare i prodotti in maniera diversa».

Netflix, Prime Video, Disney+: sul mercato ci sono nuovi competitor con abbonament­i più leggeri. Siete preoccupat­i?

«La nostra peculiarit­à è la diversità. Noi abbiamo contenuti esclusivi che nessuno ha: lo sport, il cinema, le serie, i contenuti factual, una varietà che non ha eguali. Abbiamo la miglior offerta di cinema che c’è nel nostro Paese, abbiamo Universal, avremo Warner, abbiamo accordi con tutti gli operatori italiani (Medusa, Vision, Raicinema): 23 dei primi 25 film italiani del 2019 sono su Sky Cinema; 70 dei primi 77 film al box office italiano sono sulla nostra piattaform­a».

Come rafforzere­te la serialità?

«Gli investimen­ti fatti stanno dando i loro frutti, le serie saranno centrali, non solo con punte di diamante meraviglio­se come Gomorra, The Young e New Pope o Diavoli in onda in questo momento, ma aumenterem­o i volumi mantenendo la nostra qualità e lavorando su prodotti piu popolari. Il primo che speriamo di girare presto è Totti».

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