Corriere della Sera

Il Tricolore torna in edicola con «Io Donna» e il settimanal­e «7»

- di Antonio Carioti a pagina

La scheda

● Riparte l’iniziativa che il 24 aprile ha portato nelle edicole un Tricolore di stoffa assieme al «Corriere»

● Si potrà acquistare la bandiera domenica 3 maggio, nelle sole edicole lombarde, abbinata alla rivista Io Donna al prezzo di 2 euro più il costo di quotidiano e settimanal­e; e venerdì 8 maggio, per tutto il resto d’italia, in allegato al magazine 7 (stesse condizioni di prezzo)

Gli esseri umani hanno bisogno di riti e simboli, fa parte della loro vocazione come produttori di cultura. Tanto più si avverte tale necessità nelle fasi di emergenza, quando il dolore colpisce tante persone e molte altre si sentono in prima linea o comunque minacciate da un pericolo. Magari invisibile e subdolo come il contagio da Covid-19.

Anche per questo la scelta del Corriere di offrire ai lettori una bandiera tricolore di stoffa, lo scorso 24 aprile, ha incontrato tra il pubblico un favore enorme, che ha indotto a ripetere l’iniziativa in due tappe. La prima dopodomani, domenica 3 maggio, riservata alle edicole della Lombardia, dove sarà possibile acquistare la bandiera abbinata alla rivista Io Donna al prezzo di due euro più il costo del quotidiano e del settimanal­e. La seconda sarà invece venerdì 8 maggio, per tutto il resto d’italia, con il tricolore allegato al magazine 7, alle stesse condizioni di prezzo.

Non stupisce l’affetto degli italiani verso il simbolo dell’identità nazionale, anche se bisogna aggiungere che il vessillo verde, bianco e rosso, il cui statuto è sancito formalment­e nell’articolo 12 della Costituzio­ne repubblica­na, si è conquistat­o quel rango attraverso una storia nient’affatto priva di asperità e conflitti.

Nel tricolore, nato a Reggio dovettero adottare quella bandiera, che pure aveva un’origine estranea, anzi ostile, alla loro dinastia.

Con il tempo il tricolore, soprattutt­o in seguito alla prova tragica della Prima guerra mondiale, ha conquistat­o un posto di prim’ordine nel nostro immaginari­o collettivo. Il movimento operaio, dopo aver pagato molto caro il tentativo vano di contrappor­vi la bandiera rossa, che fu abilmente sfruttato dal fascismo, mutò atteggiame­nto durante la Resistenza, quando il Pci scelse di inserire il tricolore nel suo emblema. E oggi, di fronte alle inevitabil­i incertezze della riapertura in vista, quella bandiera appartiene a tutti, più che mai.

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È l’articolo 12 della Costituzio­ne a sancire lo statuto del Tricolore verde, bianco e rosso: la bandiera è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 e allora rappresent­ava la Repubblica Cispadana
Vessillo È l’articolo 12 della Costituzio­ne a sancire lo statuto del Tricolore verde, bianco e rosso: la bandiera è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 e allora rappresent­ava la Repubblica Cispadana

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