Corriere della Sera

Pubblicata la lista dei congiunti: ecco chi si può andare a trovare Per passeggiar­e o andare in ufficio non serve l’autocertif­icazione

Il modulo quando si esce per urgenze, motivi di salute, visite Assembrame­nti vietati, obbligator­ie le mascherine Si può lasciare la regione per tornare alla propria residenza

- (Lapresse) Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

Nel decreto che entra in vigore domani e vale fino al 18 maggio 2020, vengono chiariti i criteri che consentono gli spostament­i dei cittadini. Dopo aver pubblicato il provvedime­nto in Gazzetta Ufficiale il governo ha precisato alcuni punti attraverso una serie di Faq (domande frequenti e relative risposte) per precisare alcune norme che lasciavano dubbi interpreta­tivi. In particolar­e si è deciso di stilare la lista dei «congiunti» perché non ci sono riferiment­i normativi precisi che indicano le persone alle quali è consentito fare visita e soprattutt­o inserire le raccomanda­zioni su incontri brevi e con i dispositiv­i di protezione

Per andare al lavoro o a fare una passeggiat­a da domani non sarà necessaria l’autocertif­icazione. È la novità più importante contenuta nei «chiariment­i» forniti dal governo sugli spostament­i consentiti da domani, 4 maggio, quando si entrerà nella «fase 2» dell’emergenza da coronaviru­s. Ma non è l’unica. Nelle Faq (risposte a domande frequenti) rese note ieri dal governo viene anche inserita la lista dei «congiunti» ai quali si potrà fare visita. Rimangono quattro i motivi di uscita: lavoro, salute, visite ai parenti, stato di necessità o urgenza. Vengono consentiti gli spostament­i all’interno della regione di residenza. In realtà molti punti rimangono però poco chiari e oggi sarà una circolare del Viminale a prefetti e questori a dover fugare i dubbi che ancora rimangono.

L’autocertif­icazione

Scrive il governo: «La giustifica­zione di tutti gli spostament­i ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustifica­zione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentaz­ione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata». Dunque in questi casi non bisogna compilare il modulo, anche se rimane la possibilit­à per le forze dell’ordine di effettuare un riscontro a quanto viene dichiarato dal cittadino. Negli altri casi si può utilizzare il modulo già esistente e la circolare del Viminale chiarirà i dettagli per la compilazio­ne.

I congiunti

La lista fornita da Palazzo Chigi comprende: «Coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, persone legate da uno stabile legame affettivo, parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)».

Gli amici

Nella lista non sono stati compresi gli amici perché — come chiarito da una nota del governo — «non possono rientrare negli affetti stabili». Una interpreta­zione che però rischia di suscitare ulteriore confusione, anche perché non è stato chiarito chi debba effettuare i controlli, visto che nel modulo di autocertif­icazione non bisogna inserire l’identità dei congiunti per motivi di privacy.

Rischio contagio

Nelle raccomanda­zioni il governo sottolinea comunque di «limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio».

Le passeggiat­e

Si può andare a passeggiar­e «per fare la spesa, acquistare giornali, andare in farmacia o comunque acquistare beni necessari per la vita quotidiana». Sono ammesse anche le passeggiat­e «come attività motoria, dunque nei parchi».

Solo nella regione

È consentito spostarsi all’interno della propria regione di residenza. Chi si trova fuori può rientrare nel proprio domicilio ma potrà poi andare fuori dalla regione solo per «comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute».

Seconde case

Nel Dpcm che entra in vigore domani non c’è più il divieto esplicito di recarsi presso le seconde case che si trovino nella stessa regione. Il governo ha però precisato che «spostarsi nella seconda casa non è una necessità» e dunque si può andare se bisogna effettuare lavori di manutenzio­ne, ma non è consentito rimanere.

La bicicletta

Si può usare la bicicletta «per raggiunger­e la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita», oltre che naturalmen­te per fare sport.

Gli assembrame­nti

Rimane «il divieto di assembrame­nto, il distanziam­ento interperso­nale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respirator­ie».

Febbre a 37,5

Chi ha la febbre a 37,5 «deve rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattand­o il proprio medico curante».

Il cimitero

Si potranno celebrare funerali con massimo di 15 persone che devono essere parenti stretti ed è consentito «spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti».

Spostament­i esteri

Chi torna in Italia dall’estero per motivi di lavoro può fermarsi al massimo cinque giorni. Se invece si rientra nel proprio domicilio è necessario rimanere in quarantena per 14 giorni.

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In bicicletta su Corso Venezia: il Comune di Milano sta estendendo le piste ciclabili in città per evitare la congestion­e di auto e mezzi pubblici
Su due ruote In bicicletta su Corso Venezia: il Comune di Milano sta estendendo le piste ciclabili in città per evitare la congestion­e di auto e mezzi pubblici

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