Pubblicata la lista dei congiunti: ecco chi si può andare a trovare Per passeggiare o andare in ufficio non serve l’autocertificazione
Il modulo quando si esce per urgenze, motivi di salute, visite Assembramenti vietati, obbligatorie le mascherine Si può lasciare la regione per tornare alla propria residenza
Nel decreto che entra in vigore domani e vale fino al 18 maggio 2020, vengono chiariti i criteri che consentono gli spostamenti dei cittadini. Dopo aver pubblicato il provvedimento in Gazzetta Ufficiale il governo ha precisato alcuni punti attraverso una serie di Faq (domande frequenti e relative risposte) per precisare alcune norme che lasciavano dubbi interpretativi. In particolare si è deciso di stilare la lista dei «congiunti» perché non ci sono riferimenti normativi precisi che indicano le persone alle quali è consentito fare visita e soprattutto inserire le raccomandazioni su incontri brevi e con i dispositivi di protezione
Per andare al lavoro o a fare una passeggiata da domani non sarà necessaria l’autocertificazione. È la novità più importante contenuta nei «chiarimenti» forniti dal governo sugli spostamenti consentiti da domani, 4 maggio, quando si entrerà nella «fase 2» dell’emergenza da coronavirus. Ma non è l’unica. Nelle Faq (risposte a domande frequenti) rese note ieri dal governo viene anche inserita la lista dei «congiunti» ai quali si potrà fare visita. Rimangono quattro i motivi di uscita: lavoro, salute, visite ai parenti, stato di necessità o urgenza. Vengono consentiti gli spostamenti all’interno della regione di residenza. In realtà molti punti rimangono però poco chiari e oggi sarà una circolare del Viminale a prefetti e questori a dover fugare i dubbi che ancora rimangono.
L’autocertificazione
Scrive il governo: «La giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata». Dunque in questi casi non bisogna compilare il modulo, anche se rimane la possibilità per le forze dell’ordine di effettuare un riscontro a quanto viene dichiarato dal cittadino. Negli altri casi si può utilizzare il modulo già esistente e la circolare del Viminale chiarirà i dettagli per la compilazione.
I congiunti
La lista fornita da Palazzo Chigi comprende: «Coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, persone legate da uno stabile legame affettivo, parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)».
Gli amici
Nella lista non sono stati compresi gli amici perché — come chiarito da una nota del governo — «non possono rientrare negli affetti stabili». Una interpretazione che però rischia di suscitare ulteriore confusione, anche perché non è stato chiarito chi debba effettuare i controlli, visto che nel modulo di autocertificazione non bisogna inserire l’identità dei congiunti per motivi di privacy.
Rischio contagio
Nelle raccomandazioni il governo sottolinea comunque di «limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio».
Le passeggiate
Si può andare a passeggiare «per fare la spesa, acquistare giornali, andare in farmacia o comunque acquistare beni necessari per la vita quotidiana». Sono ammesse anche le passeggiate «come attività motoria, dunque nei parchi».
Solo nella regione
È consentito spostarsi all’interno della propria regione di residenza. Chi si trova fuori può rientrare nel proprio domicilio ma potrà poi andare fuori dalla regione solo per «comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute».
Seconde case
Nel Dpcm che entra in vigore domani non c’è più il divieto esplicito di recarsi presso le seconde case che si trovino nella stessa regione. Il governo ha però precisato che «spostarsi nella seconda casa non è una necessità» e dunque si può andare se bisogna effettuare lavori di manutenzione, ma non è consentito rimanere.
La bicicletta
Si può usare la bicicletta «per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita», oltre che naturalmente per fare sport.
Gli assembramenti
Rimane «il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie».
Febbre a 37,5
Chi ha la febbre a 37,5 «deve rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante».
Il cimitero
Si potranno celebrare funerali con massimo di 15 persone che devono essere parenti stretti ed è consentito «spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti».
Spostamenti esteri
Chi torna in Italia dall’estero per motivi di lavoro può fermarsi al massimo cinque giorni. Se invece si rientra nel proprio domicilio è necessario rimanere in quarantena per 14 giorni.