TEMPO LIBERO
Si torna a correre e a fare sport ma a distanza di sicurezza Riaprono i parchi e i giardini, ai bimbi vietate le aree gioco
Cadono i limiti rispetto all’abitazione, almeno due metri tra le persone. I minori devono allenarsi con un adulto
Da domani si potrà uscire di nuovo per allenamenti o per fare moto ma restano molte le cautele Lombardia e Veneto obbligheranno i runner ad indossare la mascherina, mentre la Campania lascerà soltanto una fascia oraria di prima mattina
I sindaci avranno la facoltà di chiudere temporaneamente quei percorsi e quelle zone in cui non sarà possibile il rispetto di limiti e divieti
A Roma il Comune impiegherà anche i droni per la sorveglianza Caos invece sull’accesso alle spiagge dove le amministrazioni si sono mosse in ordine sparso. Non senza polemiche
Da domani basta col lockdown, si torna all’aria aperta. Ma avverte Palazzo Chigi: «L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse». Bisognerà continuare ad adeguarsi, dunque, ma Davide Cassani, campione di ciclismo e ora ct della nazionale, è entusiasta (pur con giudizio). «Da lunedì si torna a fare sport — ha scritto su Facebook —. Tornare a vedere le strade sarà bellissimo. Sudare non sarà mai stato così bello. Ma dobbiamo essere rispettosi». Proprio così, perché saranno tante ancora le regole da osservare. E divieti e limiti messi da sindaci o governatori renderanno tutto più complicato. Vediamo come e dove.
Lontano da casa
La piccola grande rivoluzione per chi fa sport (individuali) è che da domani non varrà più il limite di restare «in prossimità dell’abitazione», che ha impedito in questi due mesi di andare in bici e ha frenato molti runner. Si potrà riprendere ad allenarsi, ma uscendo da soli (ad eccezione dei minori con accompagnatore e delle persone non completamente autosufficienti) oppure con componenti della stesso nucleo familiare. «Una volta conclusa l’attività è obbligatorio fare immediato ritorno a casa», precisa il governo. Va mantenuta verso gli altri una distanza di almeno due metri (il doppio rispetto ad ogni altra attività). Come per gli altri spostamenti, non si potrà andare fuori regione, non servirà avere con sé l’autocertficazione, non c’è obbligo di mascherina (tranne, come vedremo, in Lombardia e Veneto) e il governo ha chiarito che «è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato».
Tra le attività che ripartono anche la pesca sportiva (pure in Lombardia), l’emilia-romagna ha espressamente previsto anche l’equitazione, la Regione Siciliana ha annunciato che autorizzerà i circoli sportivi, come quelli di tennis o del mare, per quanta riguarda discipline senza contatto tra atleti. Per palestre e piscine si dovrà attendere ancora, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha ipotizzato la data del 18 maggio.
Le eccezioni
Lombardia e Veneto hanno imposto l’uso della mascherine quando si esce da casa, anche quando si fa sport. «È sempre obbligatorio indossare la mascherina, o un qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca» ha stabilito ieri il governatore Attilio Fontana, decisione già presa qualche giorno fa dal collega Veneto Luca Zaia. Scelta che piace poco agli sportivi e solleva dubbi anche tra i medici per i rischi, dai capogiri fino alla perdita dei sensi, a causa di un’inadeguata circolazione dell’aria.
In Campania si potrà correre solo tra le 6 e le 8.30 del mattino (e senza mascherina). Invece ad Opera, alle porte di Milano, il sindaco ha vietato ogni attività sportiva.
Nel verde
Quanto a parchi e giardini iniziamo da Bergamo, è giusto così. Domani riaprono: non tutti, ma buona parte. Furono chiusi il 10 marzo dal sindaco Giorgio Gori nel momento più tragico dell’emergenza Covid. La cautela, però, rimane massima: ingresso solo dalle 10 alle 19, chiuse le aree gioco, le aree cani, obbligo della mascherina e rispetto della distanza anche nell’uso delle panchine. A Roma via i lucchetti nelle grandi ville, come Borghese e Pamphilj, ma con i droni antiassembramento del Comune per vigilare sul «divieto di feste e picnic». A Milano, da giovedì, si (ri)dischiudono i cancelli dell’idroscalo. Riaprono domani il Colle dell’infinito a Recanati, caro a Leopardi, e il parco delle Cascine a Firenze.
Al mare
Le spiagge della riviera romagnola, a differenza di quelle marchigiane, resteranno ancora chiuse fino a «data da destinarsi». Anche a Ostia, il mare di Roma, divieto di accesso (per i trasgressori multe da 25 a 500 euro). Off-limits i parchi della Basilicata per chi tornerà in regione nei prossimi giorni: piuttosto, andrà in quarantena. Reggio Calabria riapre i parchi ma non vi consente il passeggio, solo attività motoria individuale o con accompagnatore in caso di minori. E per portare i bimbi nei parchi di Palermo da domani ci si prenota online sul sito del Comune: 4 fasce orarie, turni di un’ora e mezza per gruppi composti massimo da 5 persone, 2 adulti e 3 bambini. A Bari invece chiuso tutto, parchi e spiagge, ancora per qualche giorno. A Genova, al contrario, tutto aperto. Infine, a La Spezia, compromesso: parchi chiusi almeno fino al 17 maggio, consentite invece le passeggiate a mare. La solita Italia che procede in ordine sparso.