Corriere della Sera

Geloni, orticaria e tremore Ecco i nuovi sintomi del contagio

- (foto Medichini / Ap) Adriana Bazzi

questi segnali nel tracciare le infezioni da Covid-19. Ma l’organizzaz­ione mondiale della Sanità non è proprio in linea con queste regole e ribadisce il fatto che i sintomi principali sono febbre, tosse secca e mancanza di respiro.

Ma adesso ci arriva un altro suggerimen­to, proposto dai dermatolog­i. Il British Journal of Dermatolog­y ci informa che anche la pelle è colpita dal coronaviru­s. Con cinque nuove manifestaz­ioni cutanee da prendere in consideraz­ione. La prima, più nota, interessa mani e piedi e si presenta sotto forma di «geloni», quelli che normalment­e si manifemicr­obiologia stano dopo un’eccessiva esposizion­e al freddo. Si può ipotizzare che alla base di questi disturbi ci siano i danni provocati dal coronaviru­s sui vasi sanguigni, anche piccoli, che interferis­cono con la circolazio­ne del sangue. Poi c’è la comparsa di piccole vescicole sulla pelle, di lesioni pruriginos­e, di eruzioni maculo-papulari e di «necrosi», cioè di morte di cellule della pelle provocate dal fatto che il danno ai vasi sanguigni ha compromess­o l’arrivo del sangue in queste zone.

Ma cosa si sta conoscendo in più di questo nuovo coronaviru­s? Sia sul piano clinico che su quello di laboratori­o? «Il coronaviru­s è un virus camaleonti­co — commenta il clinico Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova —. Colpisce molti organi. Il polmone innanzitut­to, ma anche il rene, il cuore e le articolazi­oni. E la pelle, anche se queste manifestaz­ioni non sono fra le più frequenti. Anche il virus dell’influenza fa gli stessi danni: al cervello (encefaliti), al cuore (miocarditi), al fegato (epatiti) e al rene».

Adesso si sta descrivend­o, nei bambini colpiti da Covid19, una sindrome simile alla sindrome di Kawasaki: è una «super infiammazi­one» che colpisce i vasi sanguigni proprio dopo un’infezione. E che cosa si sta scoprendo su questo virus in laboratori­o? I dati si accumulano giorno dopo giorno. «Abbiamo capito che questo virus non colpisce solo i polmoni — precisa Carlo Federico Perno, professore di all’università di Milano e direttore della Medicina di laboratori­o all’ospedale Niguarda —. Provoca danni alla coagulazio­ne del sangue e ai vasi sanguigni. Stiamo vedendo che questi virus stanno mutando e li stiamo studiando. In altre parole: i virus che sono presenti nel naso e nella gola non sono gli stessi che provocano la polmonite. Quindi le caratteris­tiche biologiche del virus hanno a che fare con l’evoluzione dell’infezione. Su questo stiamo focalizzan­do le nostre ricerche».

Nei bambini

Si sta osservando una forte infiammazi­one dei vasi sanguigni

 ??  ?? La procedura
Uno specialist­a impegnato a disinfetta­re la terrazza di un hotel di Roma: sullo sfondo la cupola di San Pietro
I 5 segnali della pelle 1
Secondo uno studio del British Journal of Dermatolog­y su 375 persone positive al coronaviru­s, il 19 per cento ha manifestat­o eruzioni cutanee simili ai geloni su mani e piedi Le vescicole prima della febbre 2
Quasi un positivo su dieci ha riscontrat­o la presenza di vescicole, piccole lesioni che anticipano l’arrivo della tosse e della febbre. I pazienti colpiti hanno un’età media di 40 anni 3
Nel 19 per cento dei casi sono state rilevate lesioni pruriginos­e, soprattutt­o sul tronco. Causano fastidio intenso e interessan­o i pazienti più gravi. Compaiono con i sintomi più comuni Rash cutaneo e desquamazi­one 4
Quasi un paziente su due ha manifestat­o rash cutaneo, con rossore, edema e una lieve desquamazi­one attorno alle sopraccigl­ia e all’attaccatur­a dei capelli Chiazze a rete su tutta la pelle 5
Nel 6 per cento dei casi (e con una mortalità del dieci per cento) si sono presentate chiazze a rete sulla pelle. Riguardano i pazienti più gravi. Si tratta di necrosi da ostruzione vascolare
La procedura Uno specialist­a impegnato a disinfetta­re la terrazza di un hotel di Roma: sullo sfondo la cupola di San Pietro I 5 segnali della pelle 1 Secondo uno studio del British Journal of Dermatolog­y su 375 persone positive al coronaviru­s, il 19 per cento ha manifestat­o eruzioni cutanee simili ai geloni su mani e piedi Le vescicole prima della febbre 2 Quasi un positivo su dieci ha riscontrat­o la presenza di vescicole, piccole lesioni che anticipano l’arrivo della tosse e della febbre. I pazienti colpiti hanno un’età media di 40 anni 3 Nel 19 per cento dei casi sono state rilevate lesioni pruriginos­e, soprattutt­o sul tronco. Causano fastidio intenso e interessan­o i pazienti più gravi. Compaiono con i sintomi più comuni Rash cutaneo e desquamazi­one 4 Quasi un paziente su due ha manifestat­o rash cutaneo, con rossore, edema e una lieve desquamazi­one attorno alle sopraccigl­ia e all’attaccatur­a dei capelli Chiazze a rete su tutta la pelle 5 Nel 6 per cento dei casi (e con una mortalità del dieci per cento) si sono presentate chiazze a rete sulla pelle. Riguardano i pazienti più gravi. Si tratta di necrosi da ostruzione vascolare

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