Le azalee dell’airc sul sito di Amazon
Anna Bagnato: Airc ci ha sempre sostenuto
Prima del lockdown Anna Bagnato, 60 anni il prossimo 16 maggio, per arrivare al lavoro impiegava un’ora e un quarto, attraversando tutta Roma. Adesso, venticinque minuti. E, nonostante sia un bel risparmio, avrebbe preferito non godere di questo «privilegio». Non ha mai saltato un giorno, dal 10 marzo, salvo qualcuno di ferie. Non lo ha fatto, perché la ricerca non si è fermata con il coronavirus, e lei è la responsible dell’unità di modelli preclinici e nuovi agenti terapeutici dell’istituto nazionale dei tumori Regina Elena. Nella sua squadra lavorano otto donne (più un tecnico di laboratorio). Tutte concentrate
Anna Bagnato, 59 anni, è responsabile dell’unità di modelli preclinici del Regina Elena di Roma a trovare una cura contro il tumore alle ovaie, che ogni anno colpisce cinquemila donne e che, purtroppo, ha fama di essere il «killer silente», perché si presenta quando è in uno stadio avanzato, non ha sintomi specifici e per lui non esistono ancora metodi di screening.
Esiste però la ricerca, quella di Anna punta sui modelli preclinici e la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro la supporta dal 1990, quando lei era appena rientrata dal Maryland, dove grazie a una borsa di studio aveva trascorso due anni ai National Institutes of Health di Bethesda accanto all’endocrinologo Kevin J. Catt, già autore di studi
Torna l’azalea della Fondazione Airc per la festa della mamma. Questa volta, però, non si troverà nelle piazze. Per tutelare la salute di volontari e sostenitori Airc dai rischi dell’emergenza legata al coronavirus, per la prima volta dal 1984 le piantine fiorite saranno sul sito Internet di Amazon, e potranno essere regalate con una donazione di 15 euro. In 36 anni sono stati raccolti oltre 270 milioni di euro per supportare la ricerca contro il cancro che, solo nel 2019, ha colpito 175 mila donne.
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