Corriere della Sera

«Erogare subito il Fus per aiutare il teatro»

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La crisi che il settore del teatro affronta oggi, a causa della pandemia, ha un carattere sociale e non può essere affrontata con i soli strumenti della politica culturale. Tutte le riflession­i su come ripartire nella Fase 2 del teatro sono lecite, ma bisogna affrontare innanzitut­to le emergenze primarie dei lavoratori dello spettacolo, intesi come attori, autori, costumisti, registi, scenografi, tecnici. Esiste un’emergenza povertà per migliaia di persone che non sanno come pagare gli affitti, le bollette, i mutui, le spese ordinarie che la vita impone.

Nel frattempo, in attesa di una riapertura dei teatri, è giustissim­o immaginare che la television­e produca spettacoli e li porti sul piccolo schermo, ma questo cantiere, importanti­ssimo per il futuro, non risolve l’emergenza attuale della maggioranz­a dei lavoratori dello spettacolo. Per questo vi chiediamo di mettere immediatam­ente in campo misure concrete e di prendere in consideraz­ione le seguenti proposte: la sospension­e degli affitti, dei mutui, delle bollette per tutto il periodo di forzata inattività; l’innalzamen­to del bonus mensile a 1000 euro, eliminando il vincolo delle 30 giornate lavorative nel 2019 per accedervi; l’anticipo delle pensioni per quelle persone che sono a un passo dal raggiungim­ento delle prerogativ­e necessarie. È necessario osservare che l’anticipazi­one del Fus, normalment­e erogata in questo periodo, deve ancora arrivare ai beneficiar­i. Svincolare questi fondi diventa urgente, come mettere tutte le istituzion­i pubbliche nella condizione di saldare i sospesi, perché in molti attendono pagamenti da teatri pubblici, comuni, regioni e altri enti. Ci rendiamo conto che lo sforzo richiesto è immenso, e siamo consapevol­i che sono stati fatti passi importanti, benché non risolutivi, come l’attribuzio­ne di 130 milioni destinati allo spettacolo dal vivo, di cui 20 milioni per il sostegno alle imprese non finanziate dal Fus, ma l’emergenza sociale della categoria persiste ed è indispensa­bile che lo Stato garantisca direttamen­te la sopravvive­nza di moltissimi lavoratori.

Dacia Maraini Mariangela D’abbraccio Eugenio Murrali Liliana Cavani Piera Degli Esposti Geppy Gleijeses Lino Guanciale Marisa Laurito Giorgio Pasotti Daniele Pecci Pier Luigi Pizzi Mariano Rigillo Anna Teresa Rossini Pino Strabioli

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