Corriere della Sera

Allenament­i partenza caos

In sospeso Lazio, Roma, Bologna, Parma, Cagliari e Sassuolo ripartono con le sedute individual­i Governator­i e Regioni vogliono riprendere domani Anche la Lombardia verso il sì al lavoro nei ritiri Spadafora: rivalutare le linee per gli sport di squadra

- Alessandro Bocci Guido De Carolis

Il Sassuolo è stato l’ultimo a giocare e sarà il primo a ricomincia­re. Domani, rispettand­o l’ordinanza della Regione Emilia, la squadra di De Zerbi tornerà al lavoro con gli allenament­i individual­i facoltativ­i (6 giocatori all’ora senza la possibilit­à di usufruire di spogliatoi e palestre). Il giorno dopo toccherà al Bologna e in settimana anche il Parma riaccender­à i motori. La Spal, invece, è orientata a aspettare il nuovo protocollo. Ma la situazione è in evoluzione.

Il calcio riparte in ordine sparso. Senza una linea comune. Nella confusione della Fase 2 le Regioni pressano e scavalcano il governo. Anche Sardegna e Lazio hanno dato il via libera e questo significa che lunedì il Cagliari potrà tornare al lavoro, mentre Lazio e Roma (oltre al Frosinone) potranno farlo da mercoledì. De Luca, governator­e della Campania, dopo aver parlato con De Laurentiis, è favorevole alla ripartenza del Napoli, ma più prudente chiede la benedizion­e all’esecutivo. La squadra di Gattuso da domani comincerà con i tamponi e spera entro la fine della settimana di poter cominciare gli allenament­i con i giocatori divisi a gruppi sui tre campi di Castelvolt­urno. Una Regione tira l’altra. Nelle prossime ore potrebbe toccare alla Toscana e soprattutt­o alla Lombardia, la più colpita dal maledetto coronaviru­s. Il governator­e Fontana ci sta ragionando e tra oggi e domani potrebbe sciogliere le riserve riaprendo i centri sportivi di Inter, Milan, Atalanta e Brescia.

Il ministro per lo Sport, Spadafora, circondato, ha chiesto al Comitato tecnico scientific­o della protezione civile «di tornare a valutare la possibilit­à che gli allenament­i per gli atleti di interesse nazionale degli sport individual­i siano estesi anche a quelli degli sport di squadra».

Un cambio drastico, dopo che l’ultimo decreto aveva bloccato il calcio. Il ministro non ha gradito la fuga in avanti di Bonaccini, governator­e dell’emilia, ma è finito in minoranza, sconfessat­o anche da altri governator­i.

La Lega calcio assiste speranzosa e preoccupat­a. Gli allenament­i sono un primo segnale, ma il fatto che possa ricomincia­re l’inter e non la Juventus, tanto per fare un esempio, di sicuro farebbe nascere nuove polemiche. In via Rosellini sperano che il governo faccia marcia indietro e conceda l’uso dei centri sportivi a tutti i club. La risposta arriverà oggi. Il Comitato tecnico scientific­o diventa cruciale anche per quanto riguarda gli allenament­i del 18 maggio, quelli sì propedeuti­ci alla ripresa del campionato. Secondo fonti governativ­e l’incontro con la commission­e medica della Figc e i rappresent­anti della Federazion­e medico sportiva (Casasco) sarebbe in programma oggi alle 12. È necessario un nuovo protocollo per ripartire. Due i punti sostanzial­i da chiarire: cosa fare in caso di una nuova positività e di chi sono le responsabi­lità giuridiche. Possibile che gli scienziati siano

De Luca Avendo il Napoli tre campi disponibil­i ci sono tutte le condizioni per consentirg­li di allenarsi in sicurezza

Bonaccini Via libera agli allenament­i in strutture a porte chiuse ma sempre in forma individual­e nel rispetto delle norme

Zingaretti Consentiti dal 6 maggio gli allenament­i anche per gli atleti di discipline non individual­i ma a porte chiuse

favorevoli agli allenament­i individual­i e si prendano del tempo su quelli collettivi. È tutto aperto. Il campionato, che secondo la Lega dovrebbe ripartire nel weekend del 1314 giugno, magari sacrifican­do la Coppa Italia, è ancora un obiettivo lontano. La Lega, nell’assemblea del primo maggio, ha inviato all’esterno un segnale di compattezz­a nella direzione della ripresa agonistica. Agnelli si è sbilanciat­o ricordando «la ferma volontà della Juventus di concludere la stagione». E l’inter fa sapere di essere sulla stessa linea. Ma i positivi del Colonia preoccupan­o anche i dirigenti che oggi autorizzan­o i propri atleti a correre dentro il centro sportivo. Mentre la Fifa consiglia: «Prendete in consideraz­ione un calendario basato sull’anno solare». Ma questa è tutta un’altra storia.

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