Corriere della Sera

«Io deputato, positivo per due volte non è vero che i guariti sono immuni»

Cirielli non supera il test 20 giorni dopo la dimissione: ho chiesto di segnalarlo ma la Regione ha taciuto, sul mio tampone c’è stato un silenzio assordante

- Alessandro Trocino

Il profilo

Edmondo Cirielli, 56 anni, è deputato di Fratelli d’italia. Il 12 marzo scorso era risultato positivo al Covid-19. Poi la guarigione e di nuovo un tampone positivo

comprensib­ile». A confortarl­o sono arrivate le telefonate di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. E perfino un sms del ministro Luigi Di Maio, campano come lui. Non è mancato qualche messaggio meno cordiale: «Alcuni seguaci dei Cinque Stelle mi hanno scritto cose come “devi morire” e simili».

Figlio di un ufficiale dell’esercito, colonnello dell’arma in aspettativ­a, Cirielli ha un forte senso del dovere e una forte inclinazio­ne a destra. Il suo ultimo post è un plauso a Papa Ratzinger, con tanto di riferiment­o a «nozze gay e aborto segni dell’anticristo». Il suo motto preferito, «pronti per la Patria», non si adatta bene alla nuova situazione. La Patria si è rivelata piuttosto distratta e non è il caso di sacrificar­si per lei: «Forse serve che si ammali uno noto, così la notizia è più rumorosa e il popolo capisce in che mani siamo e che questo Stato è da rifondare».

Dopo i due tamponi negativi del 14 aprile, Cirielli era tornato al lavoro. Tutto ricomincia quando pensa di effettuare un test sierologic­o: «Non avevo sintomi, è stato solo per senso civico e scrupolo». Cirielli risulta positivo, come la compagna. La Asl avverte l’ospedale salernitan­o Ruggi, spiegando che bisogna fare un tampone subito, vista l’anomalia. Ma all’ospedale decidono che non è il caso, che non c’è urgenza. Cirielli si infuria: «Il test si è verificato in un clima anomalo e sospetto che mi riservo di approfondi­re in un’interrogaz­ione parlamenta­re». L’hanno trattato come uno della Casta? «Guardi, non ci voglio neanche tornare, ho saputo che hanno polemizzat­o. Poi, dopo una lunga attesa, me l’hanno fatto».

Positivo. «Avrei potuto combinare un disastro se fossi andato in giro», dice. Ma quello che lo fa più arrabbiare è altro: «Dopo la notizia, mi sarei aspettato che la Regione comunicass­e al ministero della Sanità l’anomalia, anche per evitare che l’iss proclami trionfalme­nte che tutti i guariti sono immuni. E che si iniziasse a studiare il caso. Invece, un silenzio assordante».

Dopo il post, altro silenzio assordante. Perché? «Procediamo a tentoni. Non si fa abbastanza per la ricerca». Non ci sono grandi certezze e la sanità e la ricerca non sono state in cima ai pensieri dei politici negli ultimi anni: «Bisogna investire di più, è vero. Ma è anche vero che ci sono stati giornalist­i, politici, virologi, idioti di regime, che hanno detto che era una semplice influenza». Vero, molti hanno sottovalut­ato. Anche la leader di FDI Giorgia Meloni, che in un video invitava gli stranieri a Roma, perché era solo «psicosi» ed era «tutto normale». No? «Ma l’opposizion­e non ha le informazio­ni che ha il governo,  L’onorevole di FDI Avrei potuto combinare un disastro se fossi andato in giro L’esame si è verificato in un clima anomalo e sospettoso

con tutti i rapporti con la Cina e l’oms. Io sono un ufficiale dei carabinier­i, sbaglia di più chi ha una responsabi­lità».

Ora come si sente? «Non ho sintomi. Li ho avuti fortissimi. Bruciore al torace, respiro affannoso, influenza intestinal­e, dolore alla nuca, fastidio agli occhi, mi sentivo stanco morto. Adesso va meglio. Certo, è seccante ma con la tragedia che c’è stata mi reputo fortunato».

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Un infermiere a casa di Edmondo Cirielli, lo scorso 12 marzo, effettua il tampone sul deputato
Il test Un infermiere a casa di Edmondo Cirielli, lo scorso 12 marzo, effettua il tampone sul deputato
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