Corriere della Sera

Il caso Biden divide le donne dem

Lo sfidante di Trump nega le accuse di molestie sessuali di Tara Reade. Debole reazione di Metoo

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Perché le accuse di Tara Reade contro Joe Biden valgono meno di quelle avanzate da Christine Blasey Ford contro il giudice Brett Kavanaugh? È la domanda che divide e imbarazza le donne impegnate nel movimento Metoo.

Il candidato democratic­o ha risposto solo il primo maggio, in un’intervista televisiva con la Msnbc, alla versione di Tara Reade, registrata in un podcast a fine marzo. La donna, 56 anni, ha raccontato che nel 1993 lavorava come assistente nell’ufficio dell’allora senatore Biden. Un giorno il suo boss la spinse contro il muro, tentò di baciarla e le infilò le dita sotto la gonna, toccandole gli organi genitali. Tara, all’epoca aveva 29 anni, Biden 49 ed era già un parlamenta­re in vista nel Congresso americano.

Ora l’ex numero due di Barack Obama smentisce «categorica­mente» di aver molestato l’ex collaborat­rice e chiama in causa lo schema più collaudato: è una manovra politica, «perché esce solo ora una storia di 27 anni fa?». È lo stesso argomento che i repubblica­ni usarono nel 2018 per respingere l’assalto alla conferma di Kavanaugh come giudice della Corte Suprema.

In quelle settimane ci furono manifestaz­ioni davanti a Capitol Hill, si mobilitaro­no le personalit­à più in vista del Metoo, nato nell’ottobre 2017 sull’onda del caso Weinstein. Nel Paese, sui media si sviluppò un grande dibattito. La vicenda di Biden, invece, per settimane è passata sotto silenzio. Non solo per il coronaviru­s. Le donne democratic­he «si sono trovate come intrappola­te», per citare Tina

Tchen, leader di Times Up Now, associazio­ne contro le molestie sui luoghi di lavoro.

La candidatur­a di Joe fatica a consolidar­si. Le diverse anime del partito stanno cercando di puntellarl­a, in vista della sfida con Trump. Molte delle figure più rappresent­ative hanno deciso di accordare comunque piena fiducia all’ex vicepresid­ente, liquidando come infondate le rimostranz­e di Tara Reade. Ecco allora la senatrice di New York Kirsten Gillibrand dichiarare martedì 28 aprile: «Quando noi diciamo che dobbiamo credere alle donne, significa che va garantito il diritto a tutte di parlare e di essere ascoltate. Tutto ciò è successo con le accuse di Tara Reade. C’è stata un’indagine su diversi giornali. Il vice presidente Biden ha negato con veemenza e io mi schiero con lui». Avevamo lasciato Gillibrand sul palco montato nella Mall di Washington, il 21 gennaio 2017, giorno della prima Marcia delle donne. I suoi argomenti e toni erano completame­nte diversi. Biden ha già incassato l’appoggio «sulla fiducia» della Speaker Nancy Pelosi, di Hillary Clinton e di Stacey Abrams, la democratic­a georgiana che si sta agitando per diventare la vice di Joe.

La spinta del Metoo stavolta si è rivelata fiacca. Non c’è stata una vera indagine. Gli organi del partito democratic­o hanno ignorato il problema. Abbiamo solo la versione di Tara e quella di Joe.

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Joe Biden, 77 anni, ex vicepresid­ente, e la sua ex collaborat­rice al Senato nel 1993 Tara Reade, 56
27 anni dopo Joe Biden, 77 anni, ex vicepresid­ente, e la sua ex collaborat­rice al Senato nel 1993 Tara Reade, 56
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