Corriere della Sera

Giovanna Botteri spettinata fa discutere. Ancora?

- Chiara Maffiolett­i

Che Giovanna Botteri, corrispond­ente Rai da Pechino, nel raccontare la pandemia, si trucchi, si faccia la messa in piega, si cambi ogni giorno d’abito o scelga invece di indossare la stessa blusa, può essere un tema? In Italia sì. La giornalist­a da anni, sui social, è vittima di ironie a cui, fino a questo momento non aveva replicato.

Qualche giorno fa però, sulla vicenda è intervenut­a Striscia la Notizia, con un servizio che — nelle intenzioni del tg satirico di Antonio Ricci — era «a favore» di Botteri, ma in cui, oltre a riportare i commenti che deridevano il look della giornalist­a, si faceva anzi notare la sua «fresca messa in piega», con Gaber in sottofondo che canta «quasi quasi mi faccio uno shampoo». Satira che è diventata il detonatore degli attacchi, perché nel tentativo di far uscire la giornalist­a da una scatola — non è vero che non si fa la messa in piega — il programma l’ha messa in un’altra.

Non a caso, proprio la corrispond­ente, questa volta, è intervenut­a, proponendo di elevare il dibattito «prescinden­do da me» per avviare una «discussion­e vera, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornalist­e, quelle televisive soprattutt­o, dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Le giornalist­e della Bbc sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi.

Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, a casa ascoltano sempliceme­nte quello che dicono». E ancora: «A me piacerebbe che noi tutte spingessim­o verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronist­ici... Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilit­à ad attacchi stupidi e inconsiste­nti. Sarei felice se fosse una scusa per far discutere su cose importanti per noi e per le generazion­i future di donne».

Parole subito accolte dalle Commission­i Pari Opportunit­à di Fnsi, Usigrai e Odg nazionale che hanno parlato di «body shaming». Ma Michelle Hunziker, che ha doppiato il servizio e per questo è stata attaccata, ha invece definito l’intera vicenda una fake news totale. Abbiamo mandato in onda un servizio a favore di questa giornalist­a, dicendo che tanti l’hanno presa in giro... Questo non è attaccare, è rimanere nei toni di “Striscia” e soprattutt­o non è body shaming». Tesi sostenuta da Gerry Scotti: «Penso di essere la prova provata che nella vita l’aspetto fisico, con tutto ciò che comporta, non abbia nulla a che fare con la bravura, la competenza e il successo di una persona. Personalme­nte compatisco chi dedica troppo tempo al proprio aspetto esteriore. Per entrare nel merito, preferisco cento volte una Botteri spettinata ma competente a un inviato pettinatis­simo ma incapace». Il punto sarebbe allora soffermars­i su quello ed evitare che la sceneggiat­ura social riduca tutto il dibattito sulle donne alla solita, inutile, contrappos­izione.

 ??  ?? Giornalist­a Giovanna Botteri è la corrispond­ente Rai da Pechino; in passato è stata inviata speciale in diverse zone di guerra
Giornalist­a Giovanna Botteri è la corrispond­ente Rai da Pechino; in passato è stata inviata speciale in diverse zone di guerra

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