Calabria, tamponi alla stazione per i passeggeri in arrivo dal Nord
Tampone per tutti i 415 calabresi che ieri, primo giorno della fase 2, sono rientrati in treno in Calabria con i tre Intercity provenienti da Roma. Il numero più consistente di arrivi, 114, si è registrato alla stazione di Lamezia Terme, il più importante snodo della regione. Ci si aspettava un’affluenza maggiore rispetto alle 6.500 registrazioni effettuate sul portale regionale. Ma i calabresi hanno dovuto fare i conti con la disponibilità dei posti nelle carrozze, più che dimezzati, come imposto dalle disposizioni governative. Una volta arrivati in stazione i passeggeri sono stati fatti mettere in fila dagli agenti della polizia ferroviaria per ricompilare l’autocertificazione. Un secondo stop è avvenuto fuori dalla stazione dove i passeggeri sono stati sottoposti al tampone. Volontario. Tranne qualcuno, tutti gli altri hanno voluto sottoporsi all’esame. Molti i calabresi che hanno, invece, deciso di rientrare in auto. Gli automobilisti provenienti dal Nord hanno dovuto subire un primo blocco a Frascineto, mentre chi era diretto a Sud è stato fermato, per controllo e per i tamponi, alla barriera di Rosarno Est.
Non si placa, intanto, la polemica tra la governatrice Jole Santelli e il governo. Ieri l’avvocatura generale dello Stato ha depositato al Tar della Calabria, sezione di Catanzaro, il ricorso contro l’ordinanza della presidente che aveva disposto con un proprio decreto l’apertura anticipata di bar, ristoranti e agriturismi. «Nessun ripensamento, i calabresi sono stati diligenti e hanno il diritto di riprendere le loro attività», ha ribadito Jole Santelli.