Corriere della Sera

La temperatur­a corporea

- (foto Lapresse )

no misurare la febbre. Per chi ha più di 37,5 non sarà consentito l’accesso.

I percorsi nelle piscine

Il problema non è l’acqua — come hanno già spiegato gli scienziati — ma quello che avviene fuori dalla vasca. E dunque sia negli impianti all’aperto, ma molto di più al chiuso, sarà indispensa­bile impedire ai nuotatori di incontrars­i.

Ecco perché c’è la necessità di creare veri e propri percorsi che impediscan­o il contatto tra le persone anche quando finisce la lezione. Negli spogliatoi lo spazio ritenuto necessario è di 5 metri quadri per persona, ma l’intenzione — almeno nella prima fase — è quello di far entrare una persona per volta anche per le difficoltà di sanificare gli ambienti e le docce. E dunque di privilegia­re quegli impianti dove c’è la possibilit­à di avere locali separati.

Gli attrezzi di estetiste e parrucchie­ri

Il Comitato tecnico-scientific­o ha chiesto grandissim­a cautela sulla riapertura di parrucchie­ri, barbieri e centri estetici, esercizi che per il contatto diretto tra operatore e cliente presentano un alto indice di rischio di contagio.

Nel calendario illustrato in diretta tv da Giuseppe Conte dieci giorni fa, la riapertura su tutto il territorio nazionale per questo comparto è stata fissata all’1 giugno. La novità è che i saloni di bellezza, il cui ritorno al lavoro è molto atteso, potranno alzare le saracinesc­he a partire dal 18 di maggio almeno nelle regioni dove il numero dei nuovi positivi è pari allo zero (Molise, Basilicata, Umbria) o continua a scendere, come Friuli-venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria. Le aperture anticipate sui territori scatterann­o sulla base del monitoragg­io previsto dal decreto del ministro della Salute Roberto Speranza.

Le regole per parrucchie­ri, barbieri e centri estetici sono molto stringenti. Potranno ricevere un cliente per volta indossando visiere, guanti e mascherine. Gli stessi dispositiv­i dovranno essere messi a disposizio­ne di chi entra nel salone o nella cabina per i trattament­i. Si dovranno seguire le modalità degli studi medici. E dunque i locali dovranno essere sanificati e puliti più volte al giorno, mentre gli strumenti andranno tutti sterilizza­ti dopo ogni uso.

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