Corriere della Sera

Camorra, blitz contro il clan D’albenzio «Per il pizzo vai con un kalashniko­v»

- (Lapresse)

Èuna camorra capace di «cambiare pelle» quella dei D’albenzio di Maddaloni (Caserta), in grado di adeguarsi alla crisi economica delle aziende colpite dall’emergenza coronaviru­s, abbassando la rata del «pizzo», con l’obiettivo di rimanere radicata sul territorio anche grazie alla forza intimidatr­ice delle sue armi: è questa la fotografia del clan smantellat­o dalla Polizia di Caserta e dalla Dda di Napoli (sostituto procurator­e Luigi Landolfi, procurator­e aggiunto Luigi Frunzio) con nove arresti eseguiti dagli agenti della Mobile. Il blitz anticamorr­a ha riguardato la cosca guidata dal 49enne Salvatore D’albenzio, rampollo di una famiglia di camorristi da tre generazion­i, specializz­ata in slot machine ed estorsioni. Anche in questi mesi il clan ha continuato a essere attivo e, una volta finita nel mirino dell’anticamorr­a il settore delle slot, ha proseguito la sua attività imponendo a uffici e altre aziende l’installazi­one di apparecchi automatici per la distribuzi­one di caffè, snack e bevande. D’albenzio, dai domiciliar­i, gestiva le attività illecite. E in una conversazi­one intercetta­ta si sente il suggerimen­to «tecnico» dato a un gregario incaricato di imporre il pizzo: «Tu non devi andare con il fucile ma con il kalashniko­v, perché con un colpo gli spacchi la vetrina».

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