Menarini più forte negli Usa con Stemline
Con un’acquisizione da 677 milioni di dollari, Menarini si prepara a entrare nel mercato biofarmaceutico oncologico americano. Il gruppo della famiglia Aleotti con sede a Firenze (ma l’origine è a Napoli, dove nel 1886 aprì la Farmacia internazionale Menarini) ha annunciato l’accordo per rilevare, attraverso un’offerta pubblica di acquisto amichevole, Stemline Therapeutics, azienda biofarmaceutica Usa, quotata al Nasdaq. L’acquisizione permetterà a Menarini di arricchire il proprio portafoglio di medicinali contro il cancro, grazie a Elzonris, il principale farmaco oncologico di Stemline e finora l’unico approvato dagli Stati Uniti per curare una rara malattia del sangue. Approvato dalla Fda nel 2018 e lanciato sul mercato Usa nel gennaio 2019, l’anno scorso Stemline ha realizzato 43,2 milioni di dollari di ricavi netti dalle vendite di Elzonris, che viene usato per il trattamento della neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche (Bpdcn), una rara malattia del midollo osseo e del sangue che colpisce diversi organi in adulti e bambini dall’età di due anni in su. Attualmente l’ema, l’agenzia europea per i farmaci, sta valutando la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per un’eventuale approvazione nella Ue. Secondo l’intesa annunciata ieri, Menarini offrirà agli azionisti Stemline 12,50 dollari per azione, di cui 11,50 dollari in contanti, con un premio di oltre il 140% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Stemline venerdì. Inoltre ogni azionista riceverà un «Contingent Value Right», che darà diritto a un addizionale dollaro per azione in contanti alla prima vendita di Elzonris in almeno uno fra 5 Paesi Ue (Regno Unito, Francia, Spagna,germania o Italia), entro il 31 dicembre 2021. In una giornata negativa per i mercati globali, la notizia dell’acquisizione ha fatto volare il titolo Stemline sul listino dei titoli tecnologici Usa, con un rialzo di quasi il 150%, a 12,10 dollari, vicino al prezzo dell’opa, a un’ora dalla chiusura.