Corriere della Sera

Pulitzer al riformator­io degli orrori Colson Whitehead vince di nuovo

- di Marco Bruna

Lo scorso 8 luglio «Time» lo ha messo in prima pagina e gli ha dato la sua benedizion­e: Colson Whitehead (1969) è il «narratore d’america», lo scrittore che scava nel passato di un Paese ferito per portare alla luce verità scomode. Ieri, poco dopo le nove di sera italiane, Dana Canedy, responsabi­le dei Premi Pulitzer, ha annunciato in diretta streaming i vincitori dell’edizione 2020. Quello per la narrativa va proprio a Whitehead per I ragazzi della Nickel (2019) pubblicato in Italia da Mondadori con la traduzione di Silvia Pareschi.

È il secondo Pulitzer in tre anni dopo La ferrovia sotterrane­a (2016, Sur), l’opera con cui Whitehead si è iscritto di diritto nel tempio dei giganti della letteratur­a.

I ragazzi della Nickel, recensito in anteprima su «la Lettura” #397 del 7 luglio 2019, è ambientato nella Florida delle leggi segregazio­niste di Jim Crow. Una storia struggente di abusi e violenze che si consuma nella Nickel Academy che dà il titolo all’opera, la scuolarifo­rmatorio per soli maschi a un’ora di macchina dalla capitale Tallahasse­e. Qui viene rinchiuso il solerte ed educato Elwood, colpevole di essere salito sull’auto sbagliata mentre cercava un passaggio per il college. Alla Nickel, Elwood incontra Turner, l’amico con cui condivide giorni di inaudita ferocia. La loro colpa è una sola: quella di essere neri in un Paese votato al culto della razza bianca. La Nickel Academy del romanzo è ispirata alla vera Arthur G. Dozier School for Boys di Marianna, Florida, dove per oltre un secolo, dal 1900 al 2011, sono stati rinchiusi migliaia di bambini e ragazzi considerat­i «incorreggi­bili». Nel 2016, nel terreno dove sorgeva la Nickel sono state ritrovate 55 tombe anonime, i cui resti appartene- vano proprio ai giovanissi­mi reclusi. Le testimonia­nze dei sopravviss­uti avrebbero confermato, anni dopo, una drammatica realtà fatta di abusi fisici e mentali.

Per Whitehead si trattava di continuare un lavoro già iniziato con La ferrovia sotterrane­a, ambientato nella prima metà dell’ottocento, quando la schiavitù non era ancora stata abolita dal presidente Lincoln.

La piccola schiava Cora, protagonis­ta della Ferrovia, ha passato un testimone ideale Elwood e Turner.

Con I ragazzi della Nickel Whitehead ha abbandonat­o per un momento Gabriel García Márquez e il realismo magico da cui tanto ha tratto ispirazion­e. Questa volta bisognava raccontare una storia nel modo più brutale possibile.

Non solo fiction. Il Premio Pulitzer 2020 per il miglior dramma teatrale è andato a Michael R. Jackson per A Strange Loop; quello per la biografia a Benjamin Moser per Sontag: Her Life and Work; mentre quello per il giornalism­o, una delle categorie più prestigios­e, è andato, tra gli altri, all’«anchorage Daily News» in collaboraz­ione con «Propublica» nella sezione «Servizio Pubblico». Premiate anche le testate giornalist­iche «Vice News», «Associated Press», «Reuters», «New Yorker», «Los Angeles Times», «New York Times», «Seattle Times» e «Washington Post».

Per il giornalism­o L’annuncio in diretta streaming. Premiati l’«anchorage Daily News» e «Propublica»

 ??  ?? L’autore Milano, Colson Whitehead al «Corriere» a settembre per l’uscita in Italia de I ragazzi della Nickel (Mondadori); foto Lapresse/ Corner. Rilasciò una videointer­vista, disponibil­e su corriere.it/ cultura
L’autore Milano, Colson Whitehead al «Corriere» a settembre per l’uscita in Italia de I ragazzi della Nickel (Mondadori); foto Lapresse/ Corner. Rilasciò una videointer­vista, disponibil­e su corriere.it/ cultura

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