Dal Novarese a Roma in bici Il sindaco restituisce i 600 euro «Li usino per la ripartenza»
Gianluca Bacchetta, 51 anni, sindaco di Divignano, provincia di Novara quei 600 euro: è un’elemosina. Ho 6 dipendenti fissi e 4 a chiamata che non hanno avuto un euro di cassa integrazione a due mesi dal lockdown, allora se li riprendano e che li usassero meglio, ad esempio per quando ripartiremo tutti». Da Divignano a piedi in infradito, uno zaino, 4 paia di mutande, 4 magliette, mascherine, gel, guanti e la fascia tricolore. «Ogni passeggiata è una sorta di crociata», scriveva Thoreau in Camminare, Gilu la sua ha preferito continuarla in sella: Boffalora, Torre d’isola, Piacenza, Parma, Aulla, ogni città un pit stop da un sindaco, ogni chilometro un incitamento, neanche al Giro d’italia. «Vai Gilu!», mi urlano. Oppure «Guarda il sindaco della televisione». C’è tanta gente, dice, che da Parma in giù avrebbe voluto unirsi a lui e accompagnarlo fino a Palazzo Chigi. Come succedeva a Forrest Gump, solo che lui correva. «Saremmo potuti essere 500, ma ho declinato. La mia è una protesta, garbata, ma pur sempre una protesta e non una sommossa. Chiedo solo che Conte mi riceva e mi ripaghi di questa fatica con una chiacchierata di 10 minuti». Nello zaino Bacchetta non ha solo i 600 euro, ma anche le doglianze di tutti i piccoli primi cittadini che ha incontrato. «Siamo stati lasciati soli dal governo in questa emergenza, guidati solo dalla prefetture».
Le contestazioni, però, non sono mancate, ammette. «Mi hanno rinfacciato che se non volevo quel danaro, potevo non accettarlo: non capiscono una protesta simpatica». Ogni sera Gilu trova qualcuno che lo ospita, ogni pranzo è un piatto caldo offerto o un panino lanciato da un balcone. E ogni sera il taccuino di viaggio si riempie con i problemi dei sindaci incontrati. «Restiamo un grande Paese e un grandissimo popolo — riflette il primo cittadino-ciclista —. Le cose da raccontare a Conte sono tante. Non so ancora cosa gli dirò, di certo c’è che al ritorno prenderò la moto». Gilu ieri sera è arrivato a Sarzana e, come Forrest, è stanco.
Nella mia birreria ho sei dipendenti fissi e quattro a chiamata che non hanno avuto un euro di cassa integrazione. I 600 euro che ho ricevuto io li riporto a Conte: è elemosina
Andata e ritorno «Sono partito a piedi, ma ora mi hanno dato una bici. Il ritorno? Spero di farlo in moto»