Corriere della Sera

«Rider senza protezioni». L’inchiesta dei pm

- Giuseppe Guastella

Bussano ignorando se chi apre la porta è positivo o no al Covid-19, rischio dal quale si difendono con mascherine e guanti che non si sa se e quando vengono cambiati e che nessuno controlla, così come nessuno verifica se loro stessi sono stati contagiati. Toccherebb­e alle società di delivery assicurare l’igiene e la sicurezza dei rider, anche se non sono loro dipendenti, secondo la Procura di Milano, che ha aperto un’inchiesta conoscitiv­a — senza indagati e ipotesi di reato — dopo un’ ispezione dei carabinier­i nel Nucleo ispettorat­o del lavoro a quattro piattaform­e di trasporto e consegna di cibo. Quando è scoppiata la pandemia, agli accertamen­ti che erano già in corso sulle condizioni difficili in cui lavorano i rider, i carabinier­i guidati dai magistrati del pool che si occupa di sicurezza sul lavoro hanno aggiunto quelli sul rispetto delle norme anticontag­io da coronaviru­s. Delle quattro piattaform­e verificate, solo Just Eat, annotano i carabinier­i, ha esteso il Documento di valutazion­e dei rischi, previsto dalle norme antinfortu­nistiche, ai rider ai quali sono stati distribuit­i kit di protezione. Altre due, Deliveroo e Foodinho (quest’ultima riferibile a Glovo), hanno dichiarato che i rider che in queste settimane hanno sfrecciato nelle strade deserte di Milano e spesso si sono lamentati perché non avevano protezioni, sono «collaborat­ori autonomi e occasional­i» i quali, come tali, sono responsabi­li direttamen­te del lavoro che fanno e di come lo fanno. Entrambe, comunque, hanno assicurato di essersi preoccupat­e di far arrivare mascherine e guanti ai propri collaborat­ori. La quarta società è Uber Eats, ma i carabinier­i non sono riusciti a contattarl­a perché all’indirizzo della sede legale a Milano non è stato possibile trovare nessuno, non risulta esserci un telefono o una cassetta postale e l’indirizzo email ufficiale non accetta messaggi. Gli investigat­ori stanno lavorando per capire se le protezioni siano arrivate a tutti i lavoratori e non solo ad alcuni, lasciando gli aspetti legati alla prevenzion­e e alla sicurezza solo sulle spalle dei rider.

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Un rider senza mascherina a Milano
Al lavoro Un rider senza mascherina a Milano

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