Le priorità per crescere, con Passera e Siniscalco
Domani «L’italia che investe» in diretta alle 16.30 su Corriere.it
L’evento Corrado Passera e Domenico Siniscalco saranno domani in streaming su Corriere.it
Nuovo appuntamento per «L’italia che investe». L’evento digitale condotto da Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, vedrà la partecipazione di Corrado Passera, fondatore e amministratore delegato di illimity, e di Domenico Siniscalco, vicepresidente di Morgan Stanley. Al centro del dibattito di domani alle 16.30, in diretta streaming su Corriere.it, le scommesse che l’italia dovrà affrontare nelle prossime settimane che diventeranno la base per la ricostruzione. Fatto salvo che la priorità è risolvere l’emergenza sanitaria, è però altrettanto evidente che è questo il momento per cominciare a prevedere quale dovrà essere il ruolo del privato e del pubblico per il futuro del sistema economico produttivo.
Il ruolo dello Stato diventerà ancor più dirimente, soprattutto nel far affluire liquidità al tessuto economico italiano attraverso le istituzioni finanziarie. Ma il processo, come mostra la cronaca, è ancora farraginoso e legato a una burocrazia che limita l’azione di lavoratori e imprese. L’esempio virtuoso di quanto l’assenza di cavilli possa portare benefici è sotto gli occhi di tutti con la ricostruzione del ponte Morandi in tempi record. Un esempio che permette all’intero settore delle infrastrutture di poter sperare in un futuro più snello e agile. Anche alle infrastrutture digitali — come i cavi in fibra ottica che si sono rivelati l’ossatura che ha permesso a una gran parte del Paese di continuare a lavorare — e che chiedono nuovi investimenti.
Viste le esigenze dell’italia assieme agli ospiti che hanno anche ricoperto importanti cariche pubbliche, Passera ministro dello Sviluppo economico e Siniscalco ministro dell’economia e Finanze, si tenterà di capire in che modo si potranno compenetrare attività private e dello Stato. A cominciare dalle risorse che potrebbero affluire tramite il Meccanismo europeo di stabilità, il Sure e il Recovery Fund. Per il ministro dell’economia Roberto Gualtieri questi strumenti complessivamente «potrebbero offrire per l’italia delle risorse significative», fino a 200 miliardi. Risorse significative. Ma come sempre in Italia il tema è come farle fruttare.