Bar e ristoranti, si apre così
Il ministro Boccia: dal 18 valuteremo gli spostamenti tra regioni. Gli scienziati: attenti a regolarizzare gli stranieri. Ue, intesa sul Mes Distanza da 2 a 4 metri e protezioni. Milano, Sala contro la movida: pronto a richiudere
Riaprire, ma in sicurezza. Per bar e ristoranti si dovranno rispettare distanze da 2 a 4 metri. Il sindaco di Milano Beppe Sala: no alla ressa.
Tavoli distanziati per muoversi in almeno 4 metri quadri. E così tenere la distanza dagli altri clienti. È la soluzione che potrebbe essere adottata per riaprire bar e ristoranti dal 18 maggio, data decisa dal governo per frenare le richieste dei governatori che chiedevano di anticipare all’11. Ma è una scelta che secondo i gestori rischia di far chiudere il 60% dei locali. E dunque si tratta ancora in attesa del parere finale del comitato scientifico che ieri ha fornito altre due indicazioni importanti su migranti e scuola. La linea è netta: attenzione alla regolarizzazione degli stranieri perché c’è il rischio di far risalire i contagi da coronavirus e niente termoscanner per gli studenti. Ora la parola passa al governo «per progettare quella ripartenza» che secondo il capo dello Stato Sergio Mattarella si affronterà «con la coesione di cui siamo stati capaci».
In piedi al bancone
Per chi va al bar e rimane al bancone la distanza minima sarà un metro e 20 centimetri dalle altre persone. Gli ingressi dovranno comunque essere contingentati e il personale dovrà indossare guanti e mascherina. Quando si parla di cibo e bevande gli scienziati sono espliciti: il droplet (le goccioline di saliva che trasmettono il Covid-19) è uno dei veicoli di trasmissione più forti dunque si deve fare massima attenzione.
I ristoranti
Ancor più severe le misure quando si va al ristorante. La distanza tra avventori potrebbe arrivare a 2 metri e questo vuol dire che tra i tavoli si sale fino a 4. Quando si sta seduti non ci sono obblighi sulle protezioni, ma per andare al bagno o alla cassa sarà obbligatorio anche per i clienti indossare la mascherina. All’ingresso e alle casse sarà obbligatorio il dispenser del disinfettate, i locali dovranno essere sanificati e ventilati, per impedire le file potrebbe diventare obbligatoria la prenotazione. In ogni caso non si potrà sostare davanti ai locali.
All’aperto
La raccomandazione, almeno in questi mesi di fase 2 segnati dalla stagione calda, è favorire i tavoli all’aperto, sia pur mantenendoli lontani anche per evitare che ci sia contatto tra personale e clienti.
Gli studenti
Ritorno in classe Alla riapertura delle scuole a settembre non saranno usati i termoscanner
La ripresa della scuola sarà analizzata in ogni fase, ma gli scienziati hanno già chiarito «la misurazione della temperatura corporea ha una limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili e in considera
zione delle complessità nella rilevazione, anche in termini di prevenzione di aggregazione, non se ne raccomanda l’utilizzo».
Gli stranieri
Nel parere sulla regolarizzazione dei braccianti stranieri chiesto dal governo il Comitato «valorizza il potenziale rischio rappresentato da una comunità di persone che vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione» e aggiunge: «Il possibile impiego di questo personale, in assenza del distanziamento fisico, l’uso di mascherine e guanti, comporta evidentemente il rischio di contagi interpersonali decisamente pericolosi per “i lavoratori stranieri irregolari e privi di permesso di soggiorno” e per la popolazione residente nelle medesime aree dove i migranti saranno destinati al lavoro».